01 settembre 2017 17:28

Mio marito, un texano molto romantico, insiste per chiamare nostra figlia Venice, perché l’abbiamo concepita a Venezia. Glielo spieghi tu che non si può dare il nome di una città a una bambina? –Vanda

Capisco il tuo punto di vista ma devo segnalarti una cosa: in classe di mia figlia ci sono una Paris e una London. E negli anni, nei paesi in cui abbiamo abitato, ci siamo imbattuti in una Florence, un Milan, una Sienna e una Sydney. A Ginevra abbiamo conosciuto una bambina italiana di nome Ginevra. Ma ammetto che la passione delle celebrità per i nomi geografici è fuori controllo: la cantante Ashlee Simpson ha chiamato suo figlio Bronx, forse perché nel frattempo il nome (e quartiere di) Brooklyn, scelto da Victoria e David Beckham per il loro primogenito, si era troppo imborghesito. La star dei reality Kim Kardashian ha chiamato sua figlia North e, considerato che il padre è il cantante Kanye West, la bambina si chiama North West, come l’uscita della circonvallazione.

Il figlio di George Lucas non poteva non avere un nome epico, quindi Everest Lucas si chiama come la montagna più alta del mondo. Mariah Carey ha scelto Moroccan per uno dei suoi gemelli, Madonna per restare in tema mariano ha chiamato sua figlia Lourdes e la cantante Erykah Badu ha preso orbita e ha chiamato suo figlio Mars, come il pianeta rosso. Come vedi i nomi geografici si possono dare eccome. Se non vuoi chiamare tua figlia Venice non ti resta che ammettere che quel nome proprio non ti piace. E sperare che tuo marito non scopra mai l’esistenza del nome Italia.

Questa rubrica è stata pubblicata il 1 settembre 2017 a pagina 14 di Internazionale. Compra questo numero | Abbonati

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