17 marzo 2020 14:57

Tutta Italia è zona rossa: come dobbiamo affrontare noi genitori questo strano periodo? –Giulio

In questi giorni noi abbiamo adottato una routine piuttosto chiara: restiamo tutto il giorno a casa e non vediamo né parenti né amici. E sarà così per qualche settimana. Lo scopo di tutto questo è limitare il più possibile le interazioni con gli altri per fare in modo che questo contagio rallenti, perché altrimenti troppa gente si ammalerà allo stesso tempo e gli ospedali non saranno in grado di curare tutti quelli che ne avranno bisogno.

Ho detto ai miei figli che questo periodo di quarantena se lo ricorderanno per sempre e che dobbiamo usarlo per imparare qualcosa. È infatti un momento prezioso per riflettere su quante cose bellissime diamo per scontate: abbracciare gli amici, andare a pranzo dai nonni, passare la giornata a scuola o perfino la semplice idea di fare la spesa tutti insieme. E gli ho spiegato che quando questa emergenza sarà finita dobbiamo ricordarcela per essere più solidali verso chi vive in paesi dove queste libertà non ci sono mai. L’altra occasione che abbiamo è quella di passare più tempo insieme, di rallentare il ritmo. Giocare con i nostri figli, parlare di tante cose, annoiarci insieme e goderci tutte quelle piccole cose che nella vita quotidiana non riusciamo a fare.

Per alcune famiglie questo periodo è più difficile che per altre e siamo tutti molto preoccupati per la tenuta del sistema sanitario e di quello economico, ma sforzandoci di trovare qualche lato positivo forse sarà tutto un po’ meno duro.

Questo articolo è uscito sul numero 1349 di Internazionale. Compra questo numero|Abbonati

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