19 maggio 2020 16:51

Quando ho letto della morte di Michel Piccoli ho frugato nella memoria alla ricerca del ricordo più antico. Forse potevo arrivare ancora più indietro, ma a Dillinger è morto, film di Marco Ferreri del 1969, mi sono fermato. Piccoli interpreta Glauco, un designer industriale che torna a casa dal lavoro. La moglie è a letto con il mal di testa e allora lui comincia a gironzolare per l’appartamento. Alla ricerca di un barattolo di spezie, quasi casualmente trova una vecchia pistola. La pulisce, la dipinge, comincia a flirtare con lei e poi decide di usarla. Il film è una divertente riflessione (alla Ferreri) sulle trappole del consumismo, l’alienazione e il desiderio di liberarsi, destinato probabilmente a rimanere inappagato.

Piccoli, con la sua eleganza quasi austera, venata però di ironia e follia, è perfetto per dare corpo alle idiosincrasie di Ferreri. Glauco si aggira per casa (un luogo in cui soprattutto chi ha più o meno l’età del film avrà la sensazione di essere già stato) come il protagonista di uno spot pubblicitario. Anzi sarebbe più corretto dire di un Carosello. A proposito di ironia, all’inizio del film Glauco assiste al test di una maschera antigas disegnata da lui e si sente un suo collaboratore parlare di isolamento, di un ambiente in cui “per sopravvivere è necessario portare una maschera”, cosa che “ricorda molto le condizioni di vita dell’uomo contemporaneo”. Vi fa pensare a qualcosa? Bellissima sorpresa: il film è disponibile gratis su RaiPlay. Approfittatene.

Dillinger è morto
Di Marco Ferreri. Con Michel Piccoli, Anita Pallenberg, Gino Lavagetto, Annie Girardot, Carole André. Italia 1969, 95’. Su RaiPlay.

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