23 ottobre 2018 15:32

Sono più di 36mila i cittadini iracheni che si sono candidati a ricoprire posizioni ministeriali nel nuovo governo. Ad annunciarlo è l’ufficio stampa del primo ministro incaricato, Adel Abdul Mahdi. Nel dettaglio, le donne hanno presentato circa il 15 per cento delle domande, il 12 per cento degli aspiranti ministri possiede un dottorato, mentre ben il 96 per cento dei candidati dichiara di essere indipendente senza alcuna affiliazione politica.

L’ufficio del primo ministro spiega che tra tutti i candidati sarà selezionata una rosa di nomi che saranno chiamati a sostenere un colloquio. Non sarà facile scegliere i ventidue ministri da una lista così grande. Ma sarà ancora più difficile resistere alle pressioni delle fazioni politiche per operare una scelta davvero indipendente.

Il tempo stringe
Nell’ultima settimana Abdul Mahdi ha tenuto diversi incontri molto accesi con i rappresentanti dei vari blocchi etnico-religiosi: sciiti, sunniti, curdi, turcomanni, e ovviamente con gli attori internazionali.

Il tempo stringe. Il primo ministro incaricato ha meno di una settimana per presentare la squadra di governo che poi dovrà passare al vaglio del parlamento. Secondo l’analista Falah Mashable, Abdul Mahdi cercherà di avere pronta la lista dei ministri prima del pellegrinaggio sciita alla città santa di Kerbala, all’inizio di novembre. Il vero problema nascerà se il premier non riuscirà a convincere tutte le fazioni a votare la fiducia al governo. “Alla fine di un processo così tortuoso, il rischio è quello di finire con un nulla di fatto”, è il timore di Falah.

(Traduzione di Francesco De Lellis)

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