È un giornalista iracheno.
A causa della distruzione delle raffinerie nel paese manca la benzina. Parte del poco carburante disponibile viene contrabbandato in Iran, che è alle prese con la stessa crisi. E questa penuria rischia di innescare nuove proteste. Leggi
Il passo indietro di 73 deputati ha cambiato gli equilibri dell’assemblea che da ottobre non riesce a formare un governo. Oltre a sollevare critiche bipartisan, la decisione è un duro colpo inferto all’Iran. Leggi
L’attacco nella capitale del Kurdistan iracheno è il quinto compiuto da Teheran e dai suoi alleati per mettere pressione al governo locale. La mancata reazione di Baghdad fa infuriare gli abitanti della regione autonoma. Leggi
Lo stallo che impedisce la formazione di un governo in Iraq segna la crisi dei partiti tradizionali e, contemporaneamente, il rafforzarsi nelle istituzioni delle forze politiche civili eredi delle proteste del 2019. Leggi
In Iraq la scuola è mista dagli anni trenta, ma a causa dell’ascesa al potere dei partiti islamici nelle classi degli istituti privati i sessi saranno separati entro sei mesi. Si tratta di una test per estendere il regolamento all’educazione pubblica. Leggi
L’aeroporto di Najaf è una fonte di finanziamento importante per i partiti al potere nel distretto. Ma riuscendo a eludere i controlli, un bambino ha messo in discussione la loro capacità di garantire la sicurezza nello scalo. Leggi
Bocciando la norma del governo per calmierare i prezzi del cibo, la corte suprema è intervenuta nello scontro politico che blocca il paese da mesi. Ma rispondendo al quesito del presidente, i giudici hanno smentito la loro posizione. Leggi
In Iraq il commercio di droga è gestito dai partiti e finanzia le milizie armate. È un pericolo paragonabile al terrorismo, e per contrastarlo il parlamento sta discutendo l’ipotesi di costituire una forza speciale. Leggi
Le due principali coalizioni non hanno trovato un compromesso per formare l’esecutivo e chiedono agli indipendenti di prendere posizione, ma si tratta di un modo per scaricare la responsabilità dello stallo. Leggi
L’operazione militare di Erdoğan contro il Partito dei lavoratori del Kurdistan è in realtà un pretesto per riprendere il controllo sulla provincia di Mosul, persa da Ankara nel 1926. Leggi
A causa del cambiamento climatico, entro il 2050 il paese rischia di perdere il 20 per cento delle sue riserve idriche. Secondo la Banca mondiale, saranno le aree agricole, già ridotte della metà, a soffrire di più per la mancanza di acqua. Leggi
I fondi congelati nelle banche di Beirut che hanno dichiarato bancarotta valgono tra i diciotto e i trenta miliardi di dollari. Appartengono principalmente a politici e sono frutto di corruzione e vendita di petrolio curdo. Leggi
Il programma umoristico cancellato su Utv tocca un problema reale, dai finti soldati alle armi acquistate a prezzi più alti di quelli reali. Leggi
Il 30 marzo il parlamento non è riuscito per la terza volta a eleggere il presidente, che dovrà poi dare l’incarico al primo ministro. Un ultimo tentativo è previsto il 6 aprile. Leggi
Il 13 marzo il Kurdistan iracheno è stato colpito dai missili lanciati dall’Iran. L’obiettivo era una presunta base israeliana. L’Iraq cerca di tenersi fuori da un conflitto che potrebbe infuocare nuovamente la regione. Leggi
Nei tribunali iracheni aumenta il numero di mogli che chiedono il divorzio dai mariti. Ma, d’altra parte, non si fermano i femminicidi. Leggi
L’attacco della Russia all’Ucraina ricorda a molti iracheni la loro storia recente. Ma non tutti hanno la stessa posizione. Leggi
Dopo trent’anni, Baghdad non dovrà più versare al paese vicino una percentuale dei proventi dalle vendite di petrolio, decisi dall’Onu in seguito all’invasione voluta da Saddam Hussein nell’agosto 1990. Leggi
Secondo la corte suprema irachena il governo del Kurdistan dovrà restituire le somme incassate derivanti dall’estrazione del petrolio dal 2007 a oggi. I leader curdi denunciano una ritorsione politica, il voto sul nuovo governo si allontana. Leggi
L’omicidio di un giudice specializzato in indagini sul narcotraffico contiene un messaggio politico, inviato dai partiti che hanno perso le elezioni al parlamento, attualmente impegnato nella formazione del nuovo governo. Leggi
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