08 aprile 2015 16:13

Tu come la pensi sul sesso di mantenimento? È una questione a cui non avevo mai pensato, finché non ho letto l’ultimo libro di Amy Poehler. Personalmente non ci ho letto nulla di scandaloso, e mi ha sorpreso che nella blogosfera femminista sia scoppiato un polverone intorno a questa frase: “Mi spiace, ma ogni tanto con vostro marito un po’ di sesso dovete farlo, anche se siete sfinite”. Non mi ero mai resa conto di quante persone siano fermamente convinte di dover fare sesso con il partner solo quando sono in vena! Alcuni articoli facevano perfino sembrare il sesso di mantenimento come una forma di sesso non consensuale. A me capita abbastanza spesso di fare sesso con mio marito quando non sono in vena. Lui vorrebbe farlo tutti i giorni, mentre io sono più da una volta ogni due giorni, o un paio di volte la settimana. Direi che il 25 percento delle volte che facciamo sesso, io lo faccio a scopo di mantenimento. Mi piace sempre, e il più delle volte vengo, ma non sempre all’inizio ne ho voglia o bisogno. È sbagliato? Sono meno femminista di quello che pensavo?

–Maintenance Sex Supporter

Io sono a favore del sesso di mantenimento, MSS. A volte faccio sesso con mio marito quando non ne ho voglia; a volte è lui a fare sesso con me quando non ne ha voglia. Ci prendiamo cura uno dell’altro. Ma il sesso di mantenimento non è uguale al sesso fatto con entusiasmo.

La persona che richiede del sesso di mantenimento – il partner arrapato che viene accontentato/munto/scopato dal partner non arrapato – non deve aspettarsi del sesso da far esplodere il cervello, drizzare i peli e strappare le lenzuola.

Il sesso di mantenimento è un sesso morbido, a impatto ridotto e ridotto stress, un sesso che richiede uno sforzo minimo, e che spesso non comprende la penetrazione, e l’unica reazione appropriata è la gratitudine.

Altro punto importante: essere a favore del sesso di mantenimento non significa che una persona è obbligata a fare sesso ogni volta che il partner lo vuole. Chi sostiene e pratica il sesso di mantenimento ha comunque il diritto di dire no.

Un conto è accontentare il partner quando non se ne avrebbe voglia – ovvero quando si può sia accettare sia rifiutare – un altro è costringersi a fare sesso (o farlo perché ci sentiamo costretti/incalzati/in colpa) quando si è troppo stanchi, ammalati o arrabbiati per fare sesso.

E come tu stessa hai scoperto, MSS, e come anch’io posso confermare, a volte si comincia a fare sesso “senza averne voglia o bisogno” e si finisce per goderselo, ovvero non si è in vena all’inizio, ma lo si è decisamente prima della fine. Sono le volte in cui il sesso di mantenimento – morbido, a impatto ridotto e ridotto stress – si trasforma in sesso da far esplodere il cervello, drizzare i peli e strappare le lenzuola.

Mi darebbe molto fastidio pensare a quanto ottimo sesso mi sarei perso se i miei principi femministi non mi avessero permesso di praticare il sesso di mantenimento.

(Traduzione di Matteo Colombo)

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