07 giugno 2017 18:14

Avvertenza. Il linguaggio di questa rubrica è diretto ed esplicito.

Detesto il modo in cui il mio ragazzo fa sesso con me. Ha quarant’anni. Una volta andava tutto bene, ma un anno fa ha cominciato ad aggiungere mosse chiaramente prese dal porno: mi dà gli schiaffi sulla fica, strofina forte il clitoride, mi prende per il collo. Io non ho nulla contro il porno; quel che mi dà fastidio è che, anche se gli dico che queste cose non mi danno piacere e mi fanno male, lui se ne frega. Gli ho spiegato che per me è doloroso quando mi prende a schiaffi e mi maltratta il clitoride, ma mi risponde che a lui piace e che dovrei essere contenta visto che ha ancora voglia di scopare con me sei volte a settimana. Non è che voglio togliergli il divertimento, ma non penso che per il suo piacere debba sacrificare il mio. Non so cosa fare per farmi ascoltare.

–Porn Lessons Erasing All Sexual Energy

Il tuo ragazzo ti ha ascoltato eccome, PLEASE. Tu gli hai detto che queste nuove mosse da film porno non ti piacciono; lui ti ha risposto che gli piacciono e che continuerà a farle. Il punto qui non è l’ascolto, è la cura dell’altro. Il tuo fidanzato ti fa male e “se ne frega”. Mandalo affanculo e stop. E anche se non hai nulla contro il porno, PLEASE, così come certamente non ce l’ho io, a quanto pare il porno — che per troppe persone, giovani e vecchie, rappresenta l’unico tipo di educazione sessuale — c’entra con il problema.

“L’industria del porno, come qualsiasi altro settore della cultura popolare, è dominata da un circuito chiuso di maschi bianchi che parlano di maschi bianchi ad altri maschi bianchi”, dice Cindy Gallop, guru della pubblicità, consulente e conferenziera. “Il porno etero mainstream più facilmente accessibile è tutto incentrato sull’uomo, senza la minima empatia per l’esperienza femminile, cosa che produce estremi assurdi (e per le donne dolorosi)”.

Come me e te, PLEASE, nemmeno Gallop ha nulla contro il porno. Però combatte il porno di merda — e le aspettative di merda che crea — mettendolo in contrasto con la vita reale attraverso il suo innovativo sito di #realworldsex Makelovenotporn.com.

“È una piattaforma di condivisione video ideata per controbilanciare l’industria del porno promuovendo valori e comportamenti sessuali positivi”, spiega Gallop. “Bisogna avere la possibilità di vedere del sesso ben fatto ma reale — in tutta la sua complicata, buffa, bellissima, sciocca, meravigliosa e ridicola umanità — con lo stesso mezzo che usiamo per vedere il porno: la rete. Ecco perché è nato Makelovenotporn. Noi siamo prosesso, proporno e e per saper distinguere le due cose”.

L’obbiettivo di Gallop non è solo di bilanciare il porno con il #realworldsex condiviso in modo social, ma di vedere il mercato invaso dalla pornografia realizzata da donne — che non significa porno per le donne, sottolinea lei, ma porno diverso e più creativo per tutti. “Se vedessimo del porno innovativo, e che sia arrapante anche per gli uomini, il risultato sarebbe che a letto tutti ci divertiremmo di più”, dice Gallop. “Gli uomini devono rendersi conto che niente è più eccitante che andare a letto con una persona sapendo che quella si diverte tantissimo grazie a te”.

Purtroppo, PLEASE, grazie a lui tu sei molto infelice.

“Anche il fidanzato di PLEASE si muove in un circuito chiuso tutto suo”, dice Gallop, “ovvero è convinto che la gratificazione sessuale riguardi solo lui. Non ha idea di cosa possa essere davvero. Deve lasciarlo”.

Seguite Cindy Gallop su Twitter: @CindyGallop.

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Ho 28 anni e sto col mio fidanzato (ventottenne anche lui) da tre. Siamo monogami e facciamo sesso tradizionale. Io ho frequentato locali di bondage e spettacoli di burlesque, e avuto la mia buona dose di incontri sessuali con uomini e donne. Mi piace dominare ed essere dominata. Il mio ragazzo però non è aggressivo, non mi domina e non prende mai l’iniziativa. Sono sempre io a prenderla, e sempre io a condurre le danze. E sono stufa. A me la forza dell’energia maschile piace! Sono femminista, ma a volte a letto può essere molto arrapante farsi trattare come un oggetto. Ne abbiamo discusso un sacco di volte, provando anche un po’ di bondage soft (che non gli è piaciuto), e si è parlato di fare sesso a tre (lui è contrario). Dice che il sesso non è una cosa “a cui pensa molto”. Come faccio a tirargli fuori un po’ di aggressività?

–Wants Him Aggressive More

Leggi la lettera che segue, WHAM.

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Sono sposata da 17 anni, e a mio marito il sesso non è mai interessato. Ho sempre saputo che era un problema, ma tutto il resto andava bene. A lui però piace la pornografia, e l’ho beccato un sacco di volte. Dire che mi offende è un eufemismo. Lui per masturbarsi usa l’olio di semi di mais, e mi sono ridotta a segnare il livello della bottiglia e a mettere delle trappole per vedere se si dedica ai suoi passatempi. Abbiamo due figli, e a trattenermi dal farla finita è quello.

– Gagging in Chicago

Avete tre possibilità, GIC:

  1. La fate finita.
  2. Trasformate il matrimonio in un rapporto amicale, in cui l’obbiettivo è crescere dei figli e avere una famiglia, non fare sesso. Se tuo marito è libero di trovare soddisfazione nella bottiglia di olio di semi di mais e tu sei libera ti trovarla in camera da letto (con un altro uomo o con altri), forse può funzionare.
  3. Continuate così, con tuo marito che si fa le seghe di nascosto e tu che sorvegli (con delle trappole?!?) ogni bottiglia di olio di semi di mais che entra in casa.

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WHAM: Il tuo fidanzato non diventerà mai un’altra persona — non è che da un giorno all’altro il sesso comincerà a interessargli di più o diventerà sessualmente più aggressivo — perciò se non vuoi spedirmi una lettera come quella di GIC tra 14 anni, lascialo. Chi vuole un rapporto stabile, sano e funzionante deve fin dall’inizio dare la precedenza alla compatibilità sessuale. Il che non significa che il rapporto non possa deragliare dopo (vedi la prima lettera), ma è meno probabile.

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Con il mio ultimo fidanzato volevo disperatamente essere aperta e generosa. Lui si lamentava in continuazione che non facevamo abbastanza sesso. Mi sentivo così in colpa che ho accettato alcune situazioni davvero coercitive. Sono diventata un distributore di orgasmi per un coglione che mi graffiava il clitoride con la barba, che diceva che il mio punto G si spostava e che si addormentava sditalinandomi. E ho sopportato troppo a lungo. Sarebbe stato utile se qualcuno mi avesse detto che essere aperti e generosi dev’essere reciproco e piacevole per entrambi.

–Sassy Unconquered Babe

Bravi a letto, generosi e aperti a tutto entro certi limiti: ecco come dovremmo essere con i nostri partner e come dovrebbero essere loro con noi. La cosa deve assolutamente essere reciproca, SUB, e certamente devono esistere dei limiti.

“Bisogna prendere in considerazione le richieste sessuali ragionevoli del/della partner”, rispondevo tempo fa a un lettore che mi chiedeva un chiarimento al riguardo, all’epoca in cui avevamo un presidente nuovo di zecca e sano di mente. “Non tutte le richieste sessuali si possono esaudire, e non tutti i bisogni sessuali possono essere soddisfatti. Ma due persone che vogliono far funzionare il loro rapporto devono mettere a punto un repertorio soddisfacente per entrambi e che non faccia sentire nessuno dei due usato o frustrato. È possibile ottenere tutto ciò che si vuole? Ovviamente no. Ma ciascuno ha il diritto di chiedere che i suoi bisogni vengano soddisfatti (senza ricorrere alla violenza o alla coercizione) e la responsabilità di soddisfare le richieste ragionevoli del/della partner quando possibile (senza farsi usare violenza o costringere). Bisogna però anche saper ammettere quando le differenze sono troppo grandi, e chiudere il rapporto anziché dedicarsi ad atti sessuali che ci fanno sentire umiliati e meno che umani”.

(Traduzione di Matteo Colombo)

Questa rubrica è stata pubblicata su The Stranger.

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