14 marzo 2018 17:26

Avvertenza. Il linguaggio di questa rubrica è diretto ed esplicito.

Sono una trentatreenne di Melbourne, in Australia, e frequento un uomo di 24 anni. Ci vediamo all’incirca da otto mesi, ed è un rapporto esclusivo e ufficiale. Lui è affettuoso e gentile, attento e generoso, e ha un pene divino. Il fatto, mi ha confessato di recente, è che non “sente” granché. Per come me l’ha spiegato lui, le uniche emozioni che prova sono la paura e l’ansia di deludere le persone a cui tiene. Dice di non essersi mai innamorato e che in questo somiglia a suo padre. Mi rendo conto che “sente” solo quand’è fatto, cosa che avviene con discreta frequenza. Quando prende l’mdma (ecstasy) è come se rinascesse: in quei momenti sembra una persona “normale” innamorata, ma da sobrio è come se cercasse di imitare le cose che una persona innamorata direbbe o farebbe. Gli ho da poco confessato che mi sto innamorando di lui, e che non glielo dicevo aspettandomi che lui provasse le stesse cose. Volevo solo che lo sapesse. Mi ha risposto che a me ci tiene un sacco, e basta. Adesso ho paura che non mi amerà mai. Siccome non voglio figli, per me il tempo non è un fattore chiave, ma non voglio stare con una persona che non mi amerà mai.

–Lacking One Vaunted Emotion

Non usi la parola che inizia per P (psicopatico), LOVE, e nemmeno quella che inizia per S (sociopatico), ma leggendo la tua lettera a me sono venute in mente entrambe. Una persona che non è in grado di sentire? Non è il caso da manuale di persona P/S?

“Quando una persona non ‘sente’, il timore è che possa essere psicopatica o sociopatica, termini che vengono usati in modo intercambiabile”, dice Jon Ronson, autore di Psicopatici al potere: viaggio nel cuore oscuro dell’ambizione. “E molte delle caratteristiche che indicano psicopatia hanno a che fare con un’incapacità di sentire emozioni profonde, per esempio ‘superficialità affettiva’, ‘mancanza di empatia’, ‘assenza di rimorso’. Ciò nonostante, LOVE, ho una buona notizia per te! La tua frase-chiave è: ‘Le uniche emozioni che prova sono la paura e l’ansia di deludere le persone a cui tiene’. Gli psicopatici non provano ansia. Anzi, le mie parole preferite sentite al riguardo da uno psicologo sono state: ‘Se temi di essere psicopatico, allora vuol dire che non lo sei’. Un’altra cosa di cui agli psicopatici non importa nulla è deludere le persone care! Tutte le emozioni legate a un’iperattività dell’amigdala – paura, rimorso, senso di colpa, rimpianto, empatia – gli psicopatici non le sentono”.

Perciò il tuo ragazzo non è psicopatico. Non che tu me l’avessi chiesto, ma te lo dico nell’eventualità che fosse stato un tuo timore. Ad ogni modo… 
La mia impressione, LOVE, è che il problema del tuo ragazzo non sia l’incapacità di provare amore, bensì quella di riconoscere come amore (anche solo in potenza, visto che si parla di otto mesi) i sentimenti che prova. Cos’è infatti l’amore romantico, se non un forte desiderio di stare con una persona? Il desiderio di trattarla con affetto, prendersene cura, fare cose per lei? Forse lui con te si limita a simulare i comportamenti dell’amore – forse lo fa consapevolmente, nella speranza che con il tempo lo portino a dei sentimenti veri – o forse la doppia sfiga di aver avuto un padre problematico e vivere circondato dalla mascolinità tossica imperante gli hanno provocato un blocco, LOVE, una specie di costipazione emotiva.

E se è vero che di mdma si può abusare – moderazione in tutto, ragazzi, compresa la moderazione – l’effetto che ha su di lui lascia ben sperare. L’mdma non è un allucinogeno delle emozioni, bensì una droga che viene usata nelle terapie di coppia e per curare il disturbo post-traumatico da stress, e non perché fa provare sentimenti inesistenti (così come un allucinogeno fa vedere cose inesistenti), ma perché permette ai sentimenti autentici di emergere e, per qualche ora, di essere avvertiti in modo intenso. Insomma lui è in grado di provare amore; deve solo imparare a entrare in contatto con quelle emozioni e/o a riconoscerle senza l’ausilio dell’mdma.

Jon Ronson ha un ultimo consiglio per te, LOVE: “Sposa lui e il suo divino pene!”. 
Io, va da sé, concordo con Jon, ma un lungo e tranquillo fidanzamento s’impone. Con quest’uomo e la divinità che porta tra le gambe ti frequenti da otto mesi, non fargli proposte per almeno un altro annetto, LOVE, e come condizione per sposarlo metti che veda uno strizzacervelli con frequenza almeno quadrupla rispetto a quella con cui vede chi gli vende l’mdma.

Seguite Jon Ronson su Twitter (@jonronson), leggete tutti i suoi libri (I giustizieri della rete è una lettura obbligata urgente per chiunque passi del tempo su internet) e ascoltate il suo formidabile podcast The butterfly effect. Per trovare tutte le sue cose insieme, andate su JonRonson.com

Francesca Ghermandi

Il ragazzo con cui sto da un anno e mezzo mi ha rivelato (dopo diversi mesi che ci frequentavamo) la sua fantasia di fare cose a tre. Gli ho detto che ho la stessa fantasia, ma che non prendo sul serio le mie fantasie. Lui ha cominciato a mandarmi annunci presi da Craigslist di donne e coppie in cerca di partner occasionali. Gli ho risposto che non ero interessata. Qualche settimana dopo siamo andati in vacanza, e un giorno gli ho detto che volevo farmi fare un massaggio. Lui ha trovato un posto che faceva massaggi di coppia “sensuali”. Io non ne ho voluto sapere. Quando facciamo sesso parla dell’idea che sia presente qualcun altro. La cosa mi eccita, e mi piace pensarci quando ci stiamo divertendo, ma non mi va di avere altri partner. Sono un misto di Jessica Day, Leslie Knope e Liz Lemon, se può darti un’idea di quanto poco tutto questo faccia per me. Quando boccio una delle sue proposte, lui ne tira fuori un’altra. Ti sarei davvero grata se potessi darmi un consiglio.

-Boyfriend Into Group Sex I’m Not

Risposta breve: la compatibilità sessuale è importante. È particolarmente importante in un rapporto sessualmente esclusivo. Tu vuoi un rapporto sessualmente esclusivo, il tuo fidanzato no: quindi non siete sessualmente compatibili, BIGSIN, e dovreste lasciarvi.


Risposta leggermente più lunga: il tuo fidanzato ha fatto bene a scoprire le carte sulle sue fantasie all’inizio della relazione – gli piacciono le cose a tre, di gruppo e in pubblico – e tu, BIGSIN, hai ammesso di fantasticare sulle cose a tre, ma non di volerle provarle. Lui l’ha interpretata come una disponibilità: forse, trovando la persona, la coppia, la situazione o il locale giusti, avrebbe potuto farti cambiare idea. Altra cosa che ha erroneamente alimentato le sue speranze: quando fate sesso ti eccita sentirlo parlare dell’idea “che sia presente qualcun altro”. Molte persone a cui le cose a tre e/o il sesso di gruppo ora piacciono un sacco all’inizio erano dubbiose, ma poi hanno ceduto per accontentare (o mettere a tacere) il partner, e alla fine non se ne sono pentite.

Se tu sei sicura che non potrai mai essere una di quelle persone – riluttanti all’inizio ma poi contente che il partner abbia insistito – allora a certe cose devi mettere la parola fine come farebbe Liz Lemon. Digli che durante il sesso non se ne parla più, che quell’idea non va più presa in considerazione. Stare con te significa rinunciare a quella fantasia, BIGSIN, e se lui non è disposto a farlo – smettendo di parlarne – allora vi dovete lasciare.

***

Sono una diciottenne che sta con il suo ragazzo da un anno, ma questo problema ce l’ho avuto in tutte le relazioni sessuali precedenti. Per raggiungere l’orgasmo devo immaginare giochi di ruolo estremi. Non credo di voler davvero mettere in pratica certe situazioni e certi ruoli, perché mi suscitano sentimenti di umiliazione e vergogna, ma l’idea che a farlo siano altri mi arrapa un sacco. Ed è frustrante, perché mi distrae dal momento che sto vivendo con il mio partner. Durante il sesso mi ritrovo letteralmente a immaginare altre persone, quando in realtà è a lui che dovrei pensare! Cosa posso fare per essere più presente?

–Distracted Earnest Girlfriend Requires A Different Excitement

A dire il vero, DEGRADE, per sentirti più in sintonia con il tuo ragazzo sarebbe utile mettere in pratica i giochi di ruolo estremi che ora “devi” immaginare per venire, solo che per farlo devi prima smetterla di vergognarti delle tue fantasie. Anziché umilianti e vergognose, considerale come un gioco eccitante. Eccitante perché ti eccita (ma va’?) e gioco perché i giochi di ruolo sessuali sono esattamente questo: dei giochi (ma va’?). Come “guardie e ladri”, DEGRADE, ma per adulti e senza pantaloni. Solo che questo gioco non si conclude quando la mamma ti chiama perché è pronta la cena: si conclude quando tu vieni. Finché continuerai a reprimere le tue fantasie — a fuggire dalle cose che realmente ti eccitano — il tuo fidanzato non ti conoscerà mai davvero, e tu non ti sentirai mai davvero in contatto con lui.

(Traduzione di Matteo Colombo)

Savage love è una rubrica di consigli sessuali e di coppia pubblicata su The Stranger.

Internazionale pubblica ogni settimana una pagina di lettere. Ci piacerebbe sapere cosa pensi di questo articolo. Scrivici a: posta@internazionale.it

Abbonati per ricevere Internazionale
ogni settimana a casa tua.

Abbonati