29 marzo 2020 17:02

Avvertenza. Il linguaggio di questa rubrica è diretto ed esplicito.

Ho una domanda su come gestire le “zone grigie” dell’intimità durante la pandemia. Ho un amante/amico con cui mi vedo – scopiamo, beviamo il tè, facciamo due passi, prendiamo un gelato, guardiamo un film e altre attività – da circa nove mesi. Lui ha 36 anni ed è stato sposato per dieci, esperienza che lo ha reso emotivamente un po’ “chiuso”, anche se resta una persona dolcissima e brava a comunicare. Io sto seguendo un doppio master, per cui finora mi è andata bene passare poco tempo insieme. Veniamo al problema: fa il medico di pronto soccorso. Continuo a vederlo, durante la pandemia? Mi sono appena trasferita nella città dove viviamo entrambi per seguire il master, e lui qui è la mia principale fonte di affetto, calore e sostegno. Vedersi dà sempre molto sollievo a entrambi, e il legame sembra emotivamente sano. So benissimo che lui corre un grosso rischio di contagio, e non essendo un partner stabile, né uno con cui convivo, non so se ricade dentro o fuori dal mio confine di distanziamento sociale. Da un punto di vista logico, la cosa migliore credo sarebbe rinchiudermi con il mio gatto e non vedere anima viva finché non inventano un vaccino o roba simile, ma appunto non so quando succederà.

– Physical Distancing Do’s And Don’ts

“A conti fatti è un calcolo costi/benefici per la propria persona”, risponde il dottor Daniel Summers, un pediatra che vive e lavora nei pressi di Boston. “Vista la sua situazione, i rischi che PDDAD è disposta ad accettare potrebbero essere diversi da quelli di un’altra persona”. Vedersi ha certamente un beneficio per la salute – siamo animali sociali e l’isolamento ci fa male – ma il tuo amante rischia molto. Anche di questo va tenuto conto nel calcolo costi/benefici. Non solo: lì dove lavora il tuo ragazzo – che chiamerò così per ragioni di chiarezza – hanno i dispositivi di protezione necessari a minimizzare il rischio di contagio?

“Stiamo tutti facendo del nostro meglio per adottare il maggior numero possibile di misure atte a ridurre questo rischio”, dice il dottor Summers, “ma in tutto il paese c’è ancora un’esasperante e inaccettabile carenza di strumenti di protezione come mascherine, camici e guanti. Spero che lui abbia la possibilità di procurarsene a sufficienza. Se corre il rischio di esporsi al virus sul lavoro? Certamente”.

Il dottor Summers vive con il marito e i quattro figli, e oltre alle precauzioni che prende sul lavoro – dov’è possibile che veda pazienti affetti da coronavirus (non può saperlo con certezza perché i tamponi non sono ancora disponibili) – quando torna a casa si toglie tutto tranne le mutande sulla veranda di casa. Gli abiti finiscono dritti in lavatrice, e lui dritto nella doccia.

“Ho comunque paura di portarmelo dietro”, dice. “Ma con quattro bambini a casa da scuola, la salute mentale di mio marito dipende anche dal fatto che io sia il più presente possibile. Stare lontano da casa, per me, è escluso. Lo stesso non vale per PDDAD. È lei a dover decidere se non vale la pena correre il rischio. Oppure può decidere che il legame con quel ragazzo è abbastanza importante per il suo benessere da correrlo. Ma può deciderlo solo lei”.

Se decidi che il rischio di contagiarti è troppo grande – o se il tuo ragazzo decide che è troppo grande quello di contagiare te – potete comunque essere presenti l’una per l’altro usando Skype e Zoom, tramite i messaggi e il sexting; puoi lasciargli la spesa sulla veranda e salutarlo dal marciapiede. Ma se decidete di continuare a frequentarvi di persona, PDDAD, dovrete ridurre al massimo gli spostamenti per andare a casa dell’altro. Il che significa – con buona pace delle chiusure emotive – scegliere in quale dei due appartamenti rinchiudersi per un po’.

Potete seguire il dottor Summers su Twitter: @WFKARS; e leggerlo su Outward, lo spazio di Slate dedicato ai temi lgbtq.

Illustrazione di Francesca Ghermandi

Sto dalla parte dei lavoratori sessuali, e credo che gli adulti debbano fare quel che vogliono in modo consensuale, ma mi chiedo se questo valga anche durante la pandemia. Conosco un lavoratore sessuale che continua a offrire i suoi servizi ai clienti, i quali a quanto pare continuano a servirsene (lui posta regolari resoconti delle sue imprese su alcuni social network). Va segnalato alle forze dell’ordine?

– Just Concerned

Se le forze dell’ordine volessero lanciare qualche retata di imbecilli sconsiderati che mettono a rischio gli altri, JC, potrebbero cominciare dalle spiagge della Florida. O dalla Casa Bianca. E se il tuo primo istinto è quello di tirare in ballo le forze dell’ordine, allora non stai “dalla parte dei lavoratori sessuali”, JC, perché le forze dell’ordine – specie la polizia – per quei lavoratori sono un pericolo. Anziché chiamare la polizia, mettiti in contatto con lui tramite i social network e cerca di convincerlo a incontrare i clienti virtualmente, ovvero anziché incontri faccia a faccia (o con qualsiasi parte del corpo), per il momento dovrebbe passare al solo sesso in cam. Insomma, JC, se vuoi essere d’aiuto, anziché fare il poliziotto o il censore, dovresti pagare questa persona per un incontro online (e tutti quanti dovrebbero tenere a mente che in questo momento anche i lavoratori sessuali pagano le conseguenze della crisi, perché la maggior parte si comporta in modo responsabile e non incontra nessuno. I loro introiti sono crollati a zero, e non hanno certo il sussidio di disoccupazione).

Sono una donna queer poliamorosa e ho una doppia domanda sul sesso via messaggi/Skype. A vent’anni non ci pensavo due volte prima di spedire un nudo o un messaggio spinto, e non mi sono mai fatta scrupoli ad avere rapporti occasionali. Ma ho sempre avuto bisogno di una base di amicizia. Dopo essere rimasta scottata un paio di volte – specie con uomini eterosessuali (la gente queer e di altri sessi è in genere molto più gentile) – mi era proprio passata la voglia. Salto in avanti di qualche anno, quando, dopo aver fatto un sacco di lavoro su me stessa, ho cominciato a riconoscermi di nuovo. Mi sono messa a chattare con un uomo conosciuto tramite amici comuni, con il quale in passato avevamo flirtato un po’. Sono stata diretta e gli ho detto che presto mi sarebbe piaciuto ricominciare a fare un po’ di porcate, ma che prima avevo bisogno di stabilire una sorta di amicizia. Lui ha accettato entusiasta, e ha cominciato a scrivermi per chiacchierare più o meno un giorno sì e uno no. Stavamo progettando di incontrarci di persona quando è iniziato l’isolamento da coronavirus, e a me nel frattempo è esplosa la libido. Abbiamo finito per scambiarci foto e fare sesso virtuale su FaceTime. E poi il nulla. Vorrei mandargli una semplice domanda per ottenere una risposta di due lettere. Mi era già capitato di trovarmi in situazioni del genere, in cui un uomo, dopo avermi detto che l’amicizia veniva prima di tutto, spariva nel nulla subito dopo aver fatto sesso. Le mie domande: come posso evitare situazioni del genere? E visto che siamo isolati, hai qualche consiglio su come sembrare sexy in video quando dal vivo sei una povera imbranata?

–Female Resents Insincere Efforts Necessitating Deceit

Purtroppo, FRIEND, non esistono metodi sicuri per impedire al prossimo di mentire sulla vostra amicizia per portarti a letto – virtualmente o no – né per evitare che cambi idea sull’amicizia una volta consumato. L’unica cosa che puoi fare è usare il tuo rilevatore di stronzate per scremare chi ti sembra possa prenderti in giro, e diventare più brava a farti scivolare addosso, bloccare e dimenticare i tizi disonesti che sfuggono al rilevatore di stronzate.

Quanto ai consigli su come apparire sexy su Zoom, FaceTime, eccetera, temo proprio di non poterti aiutare, FRIEND, essendo il più imbranato dei poveri imbranati. Detesto farmi fotografare, e quando una stanza è abbastanza buia perché me la senta di spogliarmi, di solito lo è così tanto che l’altro non mi vede – che sia nella stessa stanza o seduto davanti a un computer dall’altra parte del mondo. Ma una persona che ha più confidenza con la telecamera (e con cui sto passando la quarantena) mi dice che le luci basse sono meglio di quelle forti, che qualche indumento è meglio che nessuno, e che se vuoi rimanere anonima, non inquadrare la faccia e i tatuaggi riconoscibili è una buona idea.

(Traduzione di Matteo Colombo)

Savage love è una rubrica di consigli sessuali e di coppia pubblicata su The Stranger.

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