24 novembre 2021 18:03

Avvertenza. Il linguaggio di questa rubrica è diretto ed esplicito.

Ho un amico trans. È uscito da poco da una relazione di merda. La sua ex ha smesso all’improvviso di essere attratta da lui e non voleva sforzarsi per risolvere le cose. Ha il cuore spezzato. Mi ha detto che le donne spesso lo respingono quando scoprono che è trans, e lui è stufo di questa serie infinita di rifiuti. Ci siamo conosciuti nella cittadina universitaria dove lui vive ancora oggi, ma tutto il nostro giro d’amici (me compresa) se n’è andato altrove. Anche per chi non è trans, non è facile essere un single sulla trentina in una cittadina universitaria progressista. È convinto che il suo destino sia rimanere solo. Non voglio sottovalutare la sua esperienza da persona trans (io sono una donna cis), ma continuo a cercare un delicato equilibrio e a incoraggiare il mio amico ad aprirsi al mondo, a incontrare persone partecipando a eventi della sua comunità, a fare volontariato e così via. Mi ha anche detto che le persone della nostra età (trentenni) sono più transfobiche di quelle più giovani, ma non vuole diventare uno di quei trentenni maniaci che escono con gente di vent’anni. Soffro molto per il mio amico. Hai qualche consiglio per fargli avere più amici e/o trovare una nuova partner?

–Friend Really In Extreme Distress

L’unica cosa peggiore dell’essere scaricati da qualcuno che non vuole “sforzarsi di risolvere la cosa” è essere scaricato da qualcuno che aveva già deciso di scaricarti – nel senso che la relazione era già morta – ma poi ha sprecato mesi o anni della tua vita fingendo di sforzarsi di farlo. Per questo, se l’ex del tuo amico sapeva che era finita, cara amica FRIED, gli ha fatto un favore rifiutandosi di sottoporsi allo strazio dello “sforzarsi di risolvere”.

Per il tuo amico sarà una magra consolazione, naturalmente, quindi non dirglielo. Ma continua a dargli i consigli che gli hai dato finora, che sono al tempo stesso scontati e ottimi. Esci di casa, fai cose, vai in giro, incontra persone: è lo stesso consiglio che gli avrei dato io ed è lo stesso consiglio che gli avrebbe dato qualsiasi titolare di una rubrica di consigli. E, quasi senza alcun dubbio, è lo stesso che il tuo amico avrebbe dato, o ha già dato, a un suo amico dopo una rottura. Il fatto che il tuo amico non abbia ancora accettato il tuo suggerimento – e che continui a crogiolarsi nel suo dolore – non significa che il consiglio fosse sbagliato, FRIED, ma solo che non è ancora pronto a seguirlo.

Quanto all’uscire con una persona trans…

Ho visitato un sacco di cittadine universitarie liberal, e tendono a essere luoghi più accoglienti e comprensivi nei confronti delle persone trans – tanto per fare un esempio – della media dei villaggi di pescatori dell’Alaska. E la maggior parte delle donne – cisgender o trans – non vorranno scopare o uscire con il tuo amico (lui è disposto a uscire con donne trans, vero?). Io sono gay e la maggior parte degli uomini – cisgender o trans – non vuole venire a letto con me. Ora, è vero che gli uomini che mi trovano attraente non mi respingono quando si rendono conto che sono gay. Ma essere respinto da una donna che inizialmente lo trovava attraente, dopo che ha rivelato di essere trans? Be’, quello è un rifiuto che ferisce di più. Ma il tuo amico può evitarlo rivelando la verità da subito. I miei amici sieropositivi che non vogliono affrontare il difficile momento della rivelazione, e magari essere respinti, lo dicono subito. Dal momento che il tuo amico dovrà prima o poi spiegare la cosa alle donne con cui esce, esplicitare il fatto di essere trans sul suo profilo nelle app d’incontri – rivelarlo subito – spinge le donne che potrebbero avere un problema al riguardo a passare oltre. In altri termini, FRIED, il tuo amico ha il potere di ribaltare il copione del rifiuto dicendo: “Sono trans e se non sei pronta a uscire con un uomo trans, quella è la porta”. Invece di aspettare di essere respinto da donne cisgender che non escono con uomini trans, sarà lui per primo a respingere quelle donne.

E per finire…

Se dei ventenni adulti e vaccinati vogliono uscire con lui, il tuo amico deve accettarlo. Rifiutare di uscire con delle persone a causa di una caratteristica di loro stessi che non possono controllare e cambiare – la loro età – appare discriminatorio (non si discriminano i giovani!), paternalistico (i ventenni sono adulti!) e, nel caso del tuo amico, ipocrita (visto che non gli piace essere respinto per un qualcosa che non può controllare o cambiare). Ma la mia impressione è che il tuo amico stia solo cercando delle scuse. Lascia pure che si pianga addosso ancora per un po’, FRIED, continua a dirgli di fare ciò che è ovvio (uscire, andare in giro, fare cose, conoscere persone) e tra pochi mesi il tuo amico ti presenterà il suo nuovo partner. E sarà probabilmente un ventenne che ha conosciuto a un evento della sua comunità. E che più tardi ha visto il suo profilo su Tinder, e ha fatto swipe a destra, attratto proprio dal suo essere apertamente trans.

Illustrazione di Francesca Ghermandi

Recentemente hai pubblicato la lettera di una donna che usciva con un uomo “adatto alla sua età”. Potresti per favore spiegarmi quella frase? Sono un bianco etero di 65 anni. Sposato due volte, divorziato due volte. Una volta qualcuno mi ha detto che per ottenere l’età minima di un potenziale partner un uomo deve dividere la sua età a metà e poi aggiungere 13. Non so da dove provengano questi numeri, ma usando quella formula arrivo a un’età minima di 45 anni. Sono aperto a uscire con donne della mia età o più grandi di me. Ma finora i miei contatti con donne più grandi non hanno portato da nessuna parte. Immagino che il punto sia che in questo periodo sono attratto dalle donne più giovani. Tutto qui. Quindi, spero di ricevere da te qualche dritta su questo argomento.

–Aging Gentleman Enquires Sincerely

Oh, wow, uno di quei rari uomini attratti da donne più giovani. Non è una cosa che si vede tutti i giorni.

Scopa, sposa o continua a frequentare qualsiasi adulto consenziente che ti sarai fatto. Sii realistico riguardo alle tue prospettive (divorziato due volte e ancora arrapato), AGES, e fai uno sforzo coscienzioso per controllare i pensieri del cazzo, cioè il tipo di desiderio con cui gli uomini di tutte le età si trovano ad avere a che fare quando hanno il cazzo duro. Inoltre, non essere inutilmente insistente. Gli uomini etero devono tenere a mente che alle donne viene insegnato a dare la priorità ai bisogni degli uomini rispetto ai propri (così vengono educate ai rapporti sociali) e a temere la violenza maschile (così vengono terrorizzate). Di conseguenza, molte trovano difficile e/o spaventoso dire “no” a un uomo. Quindi, quando una donna ti dà una risposta ambigua (”Sono molto lusingata”), o declina gentilmente (”Sono molto occupata”), prendilo come un “no”.

***

Sono una donna eterosessuale di 30 anni, cis, e ho una relazione seria con il mio ragazzo da un anno. Lo amo e il sesso è pazzesco quando lo facciamo, cioè circa due volte a settimana se non ho delle perdite. Possiamo fare sesso solo quando lui prende l’iniziativa, ma non è tutto. Prendo la pillola e spesso ho delle perdite di sangue tra la seconda settimana e il momento in cui mi arriva il ciclo, un effetto collaterale che per me non è un problema. Tuttavia, se c’è del sangue, tra noi non può succedere niente perché a lui fa schifo. Non fa sesso anale perché gli fanno schifo le feci. Non si diverte con me e con un sex toy quando c’è del sangue, anche solo una goccia, e non me la lecca perché non gli piace. Inoltre non vuole che mi tocchi quando glielo succhio perché dice che lo distrae. L’ipotesi di una relazione aperta è fuori discussione. Mi sembra che tutto ciò che non sia il suo pene che penetra qualcosa e ne esce perfettamente pulito gli faccia passare qualsiasi voglia. Io mi sento ferita, ma mi chiedo anche se chiedergli di fare cose che non ama fare non sia una specie di violenza. Quando cerco di parlarne risponde che è un problema mio, non suo. C’è un modo per andare avanti?

–Frustrated About Intimate Life Under Restrictive Edicts

P.S. È un prodotto del patriarcato o sono pazza io?

Non c’è via d’uscita, FAILURE, c’è solo una soluzione: mandalo affanculo e stop.

Se desideri fare al tuo futuro ex fidanzato un delizioso regalo d’addio, FAILURE, ti suggerisco di procurargli un tostapane e una vagina di gomma. Fissali insieme con del nastro adesivo, lasciali dalla tua parte del letto, raccogli le tue cose e vattene. Perché lui come partner vuole un buco caldo e silenzioso , FAILURE, non una donna con un kit perfettamente funzionante di organi riproduttivi femminili, per non parlare di una donna che abbia bisogni, desideri o voglie sue. Sospetto fortemente che al tuo ex non mancheranno né te, né la tua vagina che sanguina, né il tuo culo che fa la cacca, né la tua bocca che chiede cose perfettamente ragionevoli, FAILURE, e sono sicuro che se anche all’inizio lui ti mancherà, non sarà per molto. Perché entro una settimana ti renderai conto che stare da sola è meglio che stare con uno stronzo egoista e prepotente.

Sì, ho capito, lo ami. Per sopportare il suo atteggiamento una settimana - figuriamoci un anno - devi amarlo per forza, o quantomeno esserne convinta. Ma più a lungo rimarrai in questa relazione, FAILURE, più la frustrazione e il risentimento aumenteranno, e inevitabilmente arriverà il giorno in cui di lui non sarai più innamorata, e ciò che resta della tua autostima, della tua fiducia in te stessa e delle tue preferenze sessuali sarà stato distrutto. Non aspettare che l’amore se ne sia andato e il danno sia diventato permanente per lasciare lo stronzo. Lascialo subito.

P.S. Non so se è stato il patriarcato a renderlo tanto stronzo, FAILURE, ma è di certo il patriarcato a farti dubitare della tua sanità mentale.

P.P.S. Per favore: prima di scaricarlo non “sforzarti di aggiustare le cose”, e ricorda che non sei obbligata a fargli un regalo d’addio, adorabile o meno. Procurati invece un potente vibratore.

(Traduzione di Federico Ferrone)

Savage love è una rubrica di consigli sessuali e di coppia pubblicata su The Stranger.

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