Avvertenza. Il linguaggio di questa rubrica è diretto ed esplicito.
Ho una domanda sul genere e sulle app d’incontri che cercherò di mantenere breve. Sono un uomo cisessuale di 45 anni. Io e mia moglie, dopo aver sperimentato saltuariamente lo scambismo per una decina d’anni, abbiamo deciso di aprire la relazione ad altre persone. Per questo motivo sto cercando di raccapezzarmi con il linguaggio delle app d’incontri. Vorrei far capire che sono aperto all’idea di conoscere persone di vari generi e orientamenti, purché non abbiano un pene. Sono attratto da diversi tipi di persone, ma per esperienza personale so di non essere interessato al C. Un amico mi ha suggerito di scrivere “cerco persone Afab” (Assigned female at birth, cioè a cui è stato assegnato il genere femminile alla nascita), ma non mi sembra molto gentile. Hai qualche suggerimento su come spiegarmi senza sembrare offensivo? Altra domanda: se un uomo “etero” ha un rapporto sessuale o sentimentale con una persona Afab che non si identifica nel genere femminile, può essere considerato bisessuale? Non c’è bisogno che tu mi dica quanto sia irrilevante la questione. So bene che gli uomini cis di mezza età non ottengono molti “like” dalle persone attraenti e non binarie.
– Concerning Intimate Semantical Meanings And Nuances
Non so come dirtelo, mio caro Cisman, ma non c’è nulla di bisessuale in una persona indicata come maschio alla nascita, che si identifica con il sesso che gli è stato assegnato ed è attratta esclusivamente da persone Afab, nemmeno quando scopa la vagina di una persona con i capelli rasati e usa il pronome they. Se qualcuno mi puntasse una pistola alla tempia e mi costringesse a dare un’etichetta al tipo di sesso che ti piacerebbe fare con le persone Afab, sull’etichetta ci sarebbe sicuramente scritto “sesso etero”. E va bene così, mio caro Cisman. Il sesso etero consensuale non è motivo di vergogna e può essere molto piacevole. Tra l’altro è così che dio produce altre persone queer, quindi dacci dentro!
Una persona Afab che si identifica come non binaria è queer per definizione, ma fare sesso con una persona queer non ti rende automaticamente queer. Come per un uomo etero che ha una fidanzata bisessuale, scopare o uscire con una persona Afab non binaria non ti rende diverso da quello che sei, cioè un maschio etero. Ma dato che una persona Afab non binaria è anche queer, il rapporto sentimentale tra un uomo etero e una persona Afab non binaria è un rapporto queer, così come lo è il rapporto tra un etero e una bisessuale. Su questo non vacillo e il mio culo gay è pronto a morire per questa battaglia: i maschi etero interessati solo alle persone Afab a prescindere da come si identificano o si presentano (basta che abbiano una vagina e vogliano un cazzo) sono e resteranno sempre maschi etero.
Andiamo avanti.
“Sono esclusivamente attratto da persone Afab, in qualsiasi modo si identifichino” non è solo un modo molto rispettoso di chiedere a internet di darti quello che cerchi, caro Cisman, ma è anche utile per evitare di far perdere tempo a chi non ha da offrire ciò che desideri.
Nonostante quello che potresti aver sentito starnazzare da qualcuno online, le “preferenze genitali” non sono un’espressione di intolleranza. Gli orientamenti sessuali esistono e le caratteristiche sessuali primarie guidano il desiderio. Alcune persone sono attratte da specifiche espressioni di genere e per loro i genitali sono irrilevanti o intercambiabili (molte persone a cui “va bene tutto” hanno maturato questa posizione dopo lunghe riflessioni, dunque consiglio a tutti di pensarci su), ma spesso è la combinazione tra espressione di genere e caratteristiche sessuali a orientare il desiderio. Chi sostiene che gli organi sessuali sono importanti per la propria identità di genere e che il conflitto tra le due cose deve essere (giustamente) risolto a favore del genere, non può rigirare la frittata e sostenere che le caratteristiche sessuali non siano importanti quando si parla dell’orientamento sessuale altrui. Non funziona così, belli!
E infine, mio caro Cisman, non sottovalutarti! Magari non sarai travolto dagli apprezzamenti online (capita a quasi tutti gli uomini), ma per qualcuno sarai perfetto. Per ottimizzare le tue probabilità di successo, però, ti consiglio di non affidarti solo alle app d’incontri. La crescente “merdificazione” delle app d’incontri, perfettamente descritta dal brillante scrittore Cory Doctorow, sta ispirando le persone a visitare posti reali e fare cose reali nella speranza di incontrare persone reali che vogliono davvero scopare con loro. Quindi, oltre a pubblicare il tuo profilo sulle app d’incontri, comincia a frequentare i bar e i locali in cui ti senti a tuo agio, organizza feste, chiedi ai tuoi amici di farti conoscere nuove persone, iscriviti a qualche associazione e fai volontariato. Non si sa mai, magari un’attraente persona Afab, binaria o non binaria, che avrebbe scartato immediatamente la tua foto online, potrebbe avere voglia di scopare con te dopo aver visto di persona il tuo culo etero, cis e sposato.
Sono il classico tizio bisessuale eteroromantico, attratto sessualmente e romanticamente dalle donne, ma solo sessualmente dagli uomini. Ho fatto la cosa giusta confessando il mio orientamento a mia moglie fin dall’inizio del nostro rapporto e il merito di aver ammesso la mia bisessualità è di anni di lettura della tua rubrica. All’inizio mia moglie mi ha lasciato, ma poi siamo tornati insieme e dopo due anni mi ha dato il permesso di fare sesso con altri uomini, a patto che fossero il più sicuri possibile. Unica altra regola: solo uomini, niente donne (potremmo dire che vige una rigida politica della “fica unica”). Tra noi tutto è apertamente dichiarato e concordato, ma c’è un piccolo dettaglio: mia moglie pensa che io sia attivo. Anni dopo avermi dato il primo via libera, mi ha confessato (durante il sesso) che quando si masturba pensa a me che penetro altri uomini. È convinta che il mio ruolo attivo sia arrapante perché mi rende un maschio ancora più virile (sono parole sue, non mie). Il problema è che con gli uomini sono quasi sempre passivo. Mia moglie è passata dal non volere che facessi sesso con altri uomini al chiedermi di raccontarle le mie esperienze, fino a suggerire, timidamente, che a un certo punto potrebbe volermi guardare mentre penetro uno dei miei “twink passivi e smagriti”. Non so da dove le sia venuta questa idea – mi piacciono i twink, ma solo i rarissimi twink dominanti, e non ho mai usato la parola twink con lei – ma i tizi che mi piacciono di solito sono grossi, forti, più vecchi di me e dominanti. Per anni ho evitato accuratamente di distruggere la fantasia di mia moglie lasciandole credere che nei miei rapporti sono attivo. Cosa posso fare ora?
– Basic Bisexual Bottom
P.S. Mia moglie non legge la tua rubrica. Ho cercato di farla appassionare ai tuoi articoli e podcast, ma è convinta che siano osceni e che tu utilizzi più parolacce del dovuto per dare forza ai tuoi argomenti.
Se tua moglie è eroticamente coinvolta in questa immagine mentale in cui tu domini i tuoi uomini, se è eccitata completamente o in parte dall’idea che suo marito sia uno stallone scopa-efebi, scoprire che sei un passivo ucciderebbe la libido. Ma tenendo conto che è passata dal rifiuto della tua bisessualità al desiderio di vederti scopare altri uomini davanti a lei, caro il mio Bbb, è possibile che il suo immaginario erotico sia abbastanza esteso da includere il tuo essere passivo. Quindi penso che essere onesto sia il modo migliore di procedere. Forse, però, è meglio testare il terreno parlando degli uomini versatili con cui hai avuto rapporti e raccontarle di quanto fossero possenti. Dato che lei vorrebbe vedere due uomini che hanno un rapporto sessuale, magari potresti farle guardare un po’ di porno gay in cui un passivo dominante viene penetrato da un attivo sottomesso, e poi parlarle di alcuni passivi dominanti che hai incontrato.
È arrapante immaginare che tu possa proteggere la tua bugia reclutando un attivo dominante versatile che interpreti davanti a tua moglie la parte del sottomesso, promettendogli in cambio che potrà distruggerti il culo in un secondo momento (anch’io mi sono trastullato con questa fantasia per un po’). Ma è anche vero che coinvolgere qualcun altro trasformerebbe l’inganno, passivo e perdonabile, in una bugia, attiva e molto più difficile da giustificare. Quindi, per quanto il mio suggerimento sia eccitante, evita di metterlo in pratica.
P.S. Davvero tua moglie ha detto quelle cose di me? Che si fotta.
Iscriviti a La settimana |
La newsletter settimanale di Internazionale per sapere cosa succede nel mondo. Ogni venerdì.
|
Iscriviti |
Iscriviti a La settimana
|
La newsletter settimanale di Internazionale per sapere cosa succede nel mondo. Ogni venerdì.
|
Iscriviti |
Sono una donna cisessuale di 44 anni impegnata in un rapporto sentimentale di lunga data. Dei dieci anni trascorsi insieme, gli ultimi cinque sono stati privi di sesso. Ogni tanto ci abbracciamo e ci coccoliamo, ma niente baci, niente sesso orale e niente penetrazione. Mi sento frustrata, come puoi immaginare, e completamente inadeguata. Il mio partner non vuole parlarne né affrontare il problema. Lasciarlo è fuori discussione. La mia domanda è: sto pensando di farmi un amante (si chiamano ancora così?) e ho in mente qualcuno di preciso. Mi piace, mi fido di lui e lo trovo molto sexy. Penso che l’intesa sia reciproca. Come faccio a chiedergli se è interessato? Come ho già detto, mi sento inadeguata e talmente lontana dalla sessualità da aver perso qualsiasi fiducia. La paura di essere respinta mi paralizza. Che fare?
– Leaving Isn’t A Realistic Solution
In questi casi si dice “se non avrai il coraggio di chiedere non otterrai mai quello che vuoi e la persona che vuoi”. Beh, cara Liars, forse non è del tutto vero, perché a volte abbiamo un colpo di fortuna e la persona che vogliamo ci approccia prima che troviamo il coraggio di farlo noi. Ma in un caso come il tuo, in cui la persona che desideri sa che sei sposata, probabilmente l’altro non farà mai una mossa: non sa se il tuo è un matrimonio aperto o meno, magari non vuole partecipare a un tradimento, oppure di questo non gliene frega un cazzo ma non sa se sta interpretando bene le tue intenzioni, perché sei spostata e teoricamente non disponibile.
Certo, potresti essere respinta – il rischio c’è sempre – ma il modo più rapido di superare la paura del rifiuto è quello di desensibilizzarti agli effetti negativi del fallimento attraverso la terapia di esposizione. In parole povere: provaci con lui in modo rispettoso, scusati in modo semplice (e non umiliante) nel caso in cui non fosse interessato e accetta che il prossimo incontro con lui sarà imbarazzante. Comunque vada, la supererai, perché sei una persona adulta. Non ti piacerà mai il rifiuto, ma imparerai rapidamente che non è un colpo mortale, e ti sentirai meno paralizzata dalla paura la prossima volta che ti andrà di provarci con qualcuno. Prima o poi otterrai il “si” in cui speri, e il ricordo di tutti i “no” scomparirà immediatamente.
Ma prima di chiedere a questo tizio se vuole scopare, c’è qualcosa che devi dire al tuo partner: “Sai che ti amo e non voglio andarmene, ma il nostro rapporto non è più sessuale. Dobbiamo ammetterlo. Non ti sto chiedendo di parlarne – so che non vuoi farlo – ma ti chiedo di ascoltare. Ho bisogno di dirti che se mai volessi avere rapporti sessuali fuori dal nostro rapporto – solo sesso, niente intimità – per me va bene. Partirò dal presupposto che per te andrebbe bene se io dovessi fare lo stesso. Ti amo e voglio che tu sia felice, e so che tu provi lo stesso per me”.
P.S. Ti prendo in parola quando dici che lasciarlo non è una soluzione realistica. Ci sono molti motivi per cui le persone portano avanti rapporti che non sono più sessualmente soddisfacenti, e a volte questi motivi sono solidi. Voglio concederti il beneficio del dubbio e voglio ricordare a chi legge che dire a qualcuno di “fare la cosa giusta” e divorziare è facile, ma farlo per davvero è immensamente difficile. Tradire è sempre sbagliato, ma a volte un divorzio può essere ancora più sbagliato.
(Traduzione di Andrea Sparacino)
Internazionale pubblica ogni settimana una pagina di lettere. Ci piacerebbe sapere cosa pensi di questo articolo. Scrivici a: posta@internazionale.it