Everest

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Il 29 maggio 1953 veniva conquistata per la prima volta la vetta più alta del mondo. Attraverso la stampa dell’epoca il nuovo volume di Internazionale storia racconta le spedizioni che hanno scalato l’Himalaya. Leggi

I proletari dell’Everest

Da più di un secolo gli sherpa nepalesi accompagnano gli scalatori occidentali sulle vette dell’Himalaya svolgendo i compiti più rischiosi. Guadagnano bene ma hanno assicurazioni ridicole e un altissimo tasso di mortalità sul lavoro. Dall’archivio di Internazionale. Leggi

Le luci dell’Everest

Una veduta aerea del campo base sul versante nepalese del monte Everest, ai piedi del ghiacciaio Khumbu, a 5.364 metri d’altezza. Il mese scorso le autorità nepalesi hanno... Leggi

Il video della valanga sull’Everest

Un video girato dall’alpinista tedesco Jost Kobusch mostra la valanga che ha colpito il monte Everest il 25 aprile. La valanga è stata provocata dal terremoto di magnitudo 7,9 che ha colpito il Nepal. Il filmato mostra la massiccia caduta della neve sul campo base dell’Everest, che costringe gli alpinisti a rifugiarsi nelle proprie tende. I protagonisti del video sono sopravvissuti, ma altre diciotto persone sono morte e 61 sono rimaste ferite.

Evacuato il campo base dell’Everest dopo la nuova valanga

In Nepal, nella capitale Kathmandu, è arrivato il primo aereo dei soccorsi con le persone colpite da una valanga provocata dal terremoto di magnitudo 7,9, il peggiore degli ultimi ottant’anni. I sopravvissuti descrivono la valanga come una nuvola di roccia e ghiaccio caduta sul campo, mentre molti scalatori si trovavano sulle pareti per la scalata.

Questa mattina alle 9, ora italiana, una nuova scossa di 6,7 gradi ha colpito il paese, con l’epicentro a 60 chilometri dalla capitale, provocando una nuova valanga. Un enorme blocco di ghiaccio si è staccato cadendo per 800 metri e finendo sull’area del campo base.

Numerosi elicotteri stanno evacuando il campo base e i campi 1 e 2, che si trovano a quota più alta. Lo riferisce all’Ansa Pietro Coerezza, responsabile della comunicazione dell’associazione EvK2 Cnr.

Per le Nazioni Unite sono almeno 6,6 milioni le persone colpite dal sisma: “Siamo pronti ad assistere il governo del Nepal a rispondere a questa terribile tragedia”, ha dichiarato il coordinatore delle operazioni dell’Onu a Kathmandu, Jamie McGoldrick.

Ricominciano le scalate dell’Everest

Sta per cominciare in Nepal la stagione delle scalate dell’Everest, che si concluderà a maggio. Dopo i gravi incidenti dell’anno scorso ci saranno alcune novità. Il costo del permesso rilasciato dalle autorità nepalesi è ora di undicimila dollari a testa, sono aumentati i premi delle assicurazioni richieste dal governo, è diventato obbligatorio ingaggiare uno sherpa nepalese e potrebbe esserci una variazione della parte del percorso che va dal campo base al Campo 1.

La Khumbu icefall è un lungo ghiacciaio in cui sono frequenti valanghe e crolli che causano l’apertura improvvisa di crepacci anche nel giro di una notte. È qui che nella primavera scorsa sono state travolte 16 guide che stavano attrezzando la via all’inizio della stagione: l’incidente aveva portato al boicottaggio del personale nepalese e al blocco delle spedizioni.

L’Icefall sarà quindi superata attraverso una via di salita che passerà al centro del ghiacciaio e non più lateralmente: finora il lato occidentale era stato preferito dalla maggior parte degli scalatori perché evitava una voragine pericolosa e difficilmente valicabile. D’altra parte, però, il passaggio laterale è pericoloso per le valanghe.

Quest’anno saranno almeno 700 gli scalatori che cercheranno di raggiungere la vetta dell’Everest e che per due mesi useranno i cambi base. Il presidente dell’associazione scalatori nepalesi ha lanciato l’allarme: in cima al tetto del mondo la situazione igienica è diventata problematica. Dal 1953 hanno raggiunto la vetta quattromila persone, e i rifiuti organici accumulati rischiano di essere fonte d’inquinamento e malattie. The Guardian, Ap

Il Nepal pronto a migliorare la sicurezza per gli scalatori sull’Everest

Il Nepal migliorerà le condizioni di sicurezza degli escursionisti e delle guide sull’Everest, a un anno di distanza dalla valanga del 18 aprile 2014, che ha causato la morte di sedici sherpa.

Tra le misure di sicurezza previste, ci sono degli aggiornamenti meteo in tempo reale, un ufficio permanente di esercito e polizia al campo base e un sistema gps per tenere sotto controllo i percorsi degli escursionisti. La stagione delle scalate sull’Everest, tradizionalmente, si svolge dall’inizio di marzo alla fine di maggio.

“Verranno prese tutte le misure possibili per rendere le scalate sicure e per minimizzare il pericolo di disastri naturali come la valanga dell’anno scorso”, ha dichiarato Pushpa Raj Katuwal, un dirigente del ministero del turismo nepalese. Circa

Verso la vetta

Più di quattromila alpinisti hanno raggiunto la cima dell'Everest, la vetta più alta del mondo, da quando è stato scalato per la prima volta dal neozelandese Edmund Hillary e dallo sherpa nepalese Tenzing Norgay, nel 1953. Leggi

Sul tetto del mondo

Il 29 maggio 1953 il neozelandese Edmund Hillary e lo sherpa nepalese Tenzing Norgay raggiungevano la cima dell'Everest, la montagna più alta del mondo. Leggi

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