Roma, Circo Massimo, l’inizio della manifestazione contro la violenza sulle donne. (Alberto Pizzoli, Afp)

Sabato in diverse città italiane si sono svolte delle manifestazioni in occasione della giornata mondiale contro la violenza sulle donne, indetta dalle Nazioni Unite e celebrata ogni anno in tutto il mondo il 25 novembre.

La data corrisponde all’assassinio delle tre sorelle Mirabal, oppositrici del dittatore Rafael Trujillo, avvenuto il 25 novembre 1960 nella Repubblica Dominicana.

I cortei sono stati organizzati dal movimento femminista Non una di meno. I più partecipati sono stati a Roma, Milano e Messina. Manifestazioni si sono svolte, sabato e nei giorni precedenti, anche a Bologna, Palermo, Napoli, Parma, Torino.

Quest’anno alle manifestazioni hanno partecipato più persone del solito, dopo il femminicidio di Giulia Cecchettin.

Al corteo di Roma, partito dal Circo Massimo e arrivato a piazza San Giovanni, hanno partecipato almeno cinquecentomila persone, secondo le organizzatrici.

Delle manifestazioni si sono svolte anche in altri paesi.

In Brasile una fila di paia di scarpe con nomi di donne sulla spiaggia di Copacabana a Rio ha simboleggiato i 722 femminicidi registrati nel paese nel 2022.

Cortei anche in Francia, Bulgaria e Turchia e venerdì sera in Cile e Guatemala.

Negli Stati Uniti il presidente Joe Biden ha detto che “il flagello della violenza di genere continua a infliggere sofferenze e ingiustizie a troppe persone”.

In tutto il mondo ogni giorno avvengono 82 femminicidi commessi da partner o ex partner e si stima che il 31 per cento delle donne sia stato vittima di violenza fisica o sessuale almeno una volta nella vita, secondo i dati 2018 dell’Oms.