La sera del 13 novembre un uomo che aveva con sé degli esplosivi è morto dopo aver cercato senza successo di entrare nell’edificio del tribunale supremo federale a Brasília. Secondo le autorità, si è trattato di un attentato fallito, avvenuto a pochi giorni da un vertice del G20 a Rio de Janeiro.

Questo presunto tentativo di attentato contro un’istituzione simbolo della democrazia brasiliana ha fatto tornare alla mente l’8 gennaio 2023, quando migliaia di sostenitori dell’ex presidente di estrema destra Jair Bolsonaro avevano partecipato a una rivolta nella capitale brasiliana.

La prossima settimana il presidente di sinistra Luiz Inácio Lula da Silva ospiterà un vertice del G20 a Rio de Janeiro e riceverà a Brasília il presidente cinese Xi Jinping.

“Dopo una prima esplosione di un’automobile, un uomo ha raggiunto l’ingresso del tribunale supremo federale, ha cercato senza successo di entrare e si è fatto esplodere”, ha dichiarato alla stampa Celina Leão, vicegovernatrice del distretto federale di Brasília.

Le due esplosioni si sono verificate in rapida successione intorno alle 19.30 e non hanno causato feriti.

Secondo un documento della polizia pubblicato dall’emittente GloboNews, l’attentatore si chiamava Francisco Wanderley Luiz ed era il proprietario dell’automobile esplosa.

Nelle elezioni amministrative del 2020 si era candidato come consigliere comunale per il partito di Bolsonaro, che all’epoca era presidente.

La rivolta dell’8 gennaio 2023

Il tribunale supremo federale si trova nella Praça dos Três Poderes (piazza dei tre poteri), di fronte al palazzo presidenziale e al parlamento.

La polizia federale ha annunciato di aver aperto un’inchiesta sull’attentato.

L’8 gennaio 2023, una settimana dopo l’insediamento di Lula, migliaia di sostenitori di Bolsonaro, sconfitto nelle presidenziali dell’ottobre 2022, avevano preso d’assalto le sedi delle istituzioni nella Praça dos Três Poderes.

Alexandre de Moraes, uno dei giudici del tribunale supremo federale, sta attualmente conducendo l’inchiesta su questo presunto tentativo di colpo di stato, che ha ricordato l’assalto al congresso del 6 gennaio 2021 negli Stati Uniti.