29 febbraio 2016 12:36

“Conosco molta gente che ha preso la strada dell’Europa, perché spesso qui in Mali anche se hai un mestiere non riesci a sopravvivere”, dice il musicista Ahmed. “Molta gente continua a sognare la bella vita in Europa e vuole partire. Io ci vado per dei concerti ma poi torno, non ho mai pensato di restare a viverci. Da quello che ho visto, lì la vita non è facile. È completamente diversa da quello che la gente qui pensa”. Reportage da Bamako, in Mali, per capire perché i giovani africani continuano a partire.

Odissea 2.0 è un progetto di video e fotoreportage realizzato fra ottobre e dicembre dai giornalisti freelance Andrea de Georgio e Luca Pistone, con il sostegno dell’Organizzazione mondiale per le migrazioni (Oim). Un racconto quotidiano delle città che sono punto di partenza o tappa del viaggio dei migranti: Dakar, Bamako, Ouagadougou, Niamey, Tripoli e Lampedusa. Un viaggio in sei minidocumentari girati nei paesi di partenza, transito e approdo dei migranti: Senegal, Mali, Burkina Faso, Niger, Libia e Italia. Per vedere come appare l’Europa, quando è vista dall’Africa.

I video e le foto di questo progetto sono stati presentati all’interno di due mostre inaugurate a Dakar e Niamey il 18 dicembre 2015 in occasione della Giornata mondiale del migrante. Un libro di testi e fotografie è in preparazione.