07 marzo 2016 11:02

“A Ouagadougou la vita è dura. Ci tagliano l’acqua senza preavviso, non c’è mai acqua. Prima guadagnavo un euro e mezzo rivendendo tre vestiti, oggi non arrivo a un euro perché non c’è più mercato. È difficile anche pagare la scuola ai nostri figli”.

Quattro abitanti di Ouagadougou, in Burkina Faso, raccontano cosa li spinge a lasciare il loro paese.

Odissea 2.0 è un progetto di video e fotoreportage realizzato fra ottobre e dicembre dai giornalisti freelance Andrea de Georgio e Luca Pistone, con il sostegno dell’Organizzazione mondiale per le migrazioni (Oim). Un racconto quotidiano delle città che sono punto di partenza o tappa del viaggio dei migranti: Dakar, Bamako, Ouagadougou, Niamey, Tripoli e Lampedusa. Un viaggio in sei minidocumentari girati nei paesi di partenza, transito e approdo dei migranti: Senegal, Mali, Burkina Faso, Niger, Libia e Italia. Per vedere come appare l’Europa, quando è vista dall’Africa.

I video e le foto di questo progetto sono stati presentati all’interno di due mostre inaugurate a Dakar e Niamey il 18 dicembre 2015 in occasione della Giornata mondiale del migrante. Un libro di testi e fotografie è in preparazione.