Siamo genitori di due bambine e ci viene spesso detto “ora tocca fare il maschietto!”. Anche se non escludiamo l’idea di avere un terzo figlio, è strano che per noi l’idea di avere un maschio non sia assolutamente un incentivo? –Adriano

“I genitori di tutto il mondo hanno sempre preferito avere figli maschi invece che femmine”, raccontava un articolo del New York Times di qualche anno fa. “Ma ci sono segnali che negli Stati Uniti qualcosa stia cambiando. Forse perché ci sono meno pregiudizi nei confronti delle femmine, e forse ce ne sono di più sui maschi”.

Il quotidiano diceva che da dieci sondaggi fatti su questo tema tra il 1941 e il 2011 emergeva che gli statunitensi non avevano mai cambiato opinione: se avesse potuto avere un solo bambino, il 40 per cento avrebbe preferito un maschio e il 28 per cento una femmina (il resto non indicava preferenze). Uno studio della Cornell university però ha messo in luce un nuovo atteggiamento: mentre prima i genitori di una bambina erano più propensi a fare altri figli per avere un maschio, piano piano è successo l’opposto, e oggi sono i genitori di un bambino quelli più propensi a fare altri figli per avere una femmina.

I motivi di questo cambiamento non sono chiari, ma di certo c’entrano la maggiore parità tra i sessi nella società e la percezione che i maschi creino più problemi (alimentata da crimini come sparatorie o violenze sessuali), o il fatto che le ragazze vanno meglio a scuola. Tutto questo per dirti che il vostro resistere alla spinta sociale di “fare un maschietto” è in linea con i tempi e non è affatto strana.

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Questo articolo è uscito sul numero 1528 di Internazionale, a pagina 14. Compra questo numero | Abbonati