20 aprile 2021 17:36

Il 12 aprile è stata lanciata Print for crisis, una raccolta fondi che ha coinvolto più di ottanta fotorepoter che vivono e lavorano in Birmania. La campagna è stata avviata per sostenere il lavoro di fotografi e giornalisti che stanno documentando la crisi del paese in seguito al colpo di stato militare del 1 febbraio. Spesso sono diventati bersaglio delle repressioni: sono stati arrestati o feriti e le redazioni sono state perquisite.

“Contro ogni previsione e con grande rischio personale, questi professionisti stanno continuando a testimoniare e a condividere quello che sta accadendo in Birmania. Per questo il ricavato delle immagini in vendita andranno a sostenere il loro lavoro e il loro futuro”, dice la fotografa Chiara Luxardo, che insieme all’artista Olga Stefatou ha fondato Print for crisis. “Ma questa iniziativa è anche un modo per ricordare la bellezza e l’indipendenza del popolo birmano”, afferma Stefatou.

Le foto sono state scattate da fotografi birmani e di altre nazionalità. Le stampe sono in edizione limitata e saranno spedite in tutto il mondo a partire dal giugno del 2021. La raccolta fondi è aperta fino al 12 maggio.

Nella gallery, i nomi di alcuni autori birmani sono stati abbreviati con le iniziali per questioni di sicurezza.

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