La vittoria del Gerb, il partito del primo ministro conservatore Bojko Borisov, alle elezioni bulgare del 4 aprile rischia di tradursi in un complicato stallo politico. Pur avendo ottenuto il 26 per cento dei voti, infatti, il Gerb non potrà riproporre la vecchia coalizione con l’estrema destra e i nazionalisti, rimasti fuori dal parlamento. Considerate le divergenze tra i partiti che hanno superato la soglia del 4 per cento (i socialisti, i populisti di Itn, il partito della minoranza turca Dps, i riformisti di Demokratična Bălgarija e la forza anticorruzione Ismv), ogni altra soluzione è impraticabile, scrive Deutsche Welle, che prevede un ritorno alle urne entro pochi mesi.
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Questo articolo è uscito sul numero 1404 di Internazionale, a pagina 18. Compra questo numero | Abbonati