Alla sua opera seconda Gabriele Mainetti parte dagli orrori del nazismo per realizzare un film inaspettatamente intenso e molto divertente. La storia ruota intorno a quattro artisti circensi con abilità speciali (un uomo lupo molto forzuto, un nano con il corpo magnetico, un albino che controlla il movimento degli insetti e una ragazzina con straordinari poteri elettrici), nel 1943. La loro nemesi è un altro artista di circo, nazista, convinto che con l’aiuto di persone con superpoteri la Germania possa ancora vincere la guerra. Il motivo dei “mostri” forse non sarà il più sottile per stigmatizzare l’ideologia nazista. Ma il film è coinvolgente e spettacolare e Aurora Giovinazzo ci fa innamorare di nuovo del cinema. Zhuo-Ning Su, Awardsdaily

Internazionale pubblica ogni settimana una pagina di lettere. Ci piacerebbe sapere cosa pensi di questo articolo. Scrivici a: posta@internazionale.it

Questo articolo è uscito sul numero 1427 di Internazionale, a pagina 92. Compra questo numero | Abbonati