Per Kari Hotakainen c’è un grosso problema in Finlandia: i prezzi delle case nelle aree rurali. La rabbia e il dolore per la casa in campagna persa dopo la morte dei genitori hanno dato vita al suo nuovo romanzo, La grande migrazione. È un libro assurdo, piuttosto stravagante, ma è divertente e vale sicuramente la pena di leggerlo. “È un ritratto dei tempi molto stilizzato”, dice Kari Hotakainen. “Ho cercato di scriverlo in modo da dimenticare l’educazione e le buone maniere”. Nel romanzo, le professioni tradizionali sono scomparse o sono state ripensate. Una zona rurale è diventata un’area ricreativa. Tutte le persone vivono in città. Nel libro non c’è un protagonista chiaro. C’è un presidente nervoso che si reca da una cartomante. C’è lo spirito del maiale che guida la storia. C’è un prete che guida un taxi e ha solo 14 follower su Instagram. I personaggi sono legati dalla psicologa Ilona Kuusilehto, che intervista le persone in coda per l’alloggio.
Suvi Kerttula, Ilta-Sanomat

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Questo articolo è uscito sul numero 1500 di Internazionale, a pagina 90. Compra questo numero | Abbonati