Una nuova docuserie esplora le diverse scene dell’urbano (un termine che comprende generi musicali tipici dell’America Latina come il reggaeton, la dancehall e l’hip-hop) sparse per tutto il mondo. De la calle, in streaming dal 7 novembre su Paramount+, presenta interviste con pionieri del genere come Fat Joe e N.O.R.E., autori del classico reggaeton Oye mi canto, e Residente, oltre a star più contemporanee, tra cui Feid, ­Sech, Villano Antillano e altri. De la calle è narrato dal giornalista argentino statunitense Nick Barili. La docuserie dura otto episodi e tocca diverse parti degli Stati Uniti, dell’America Latina e della Spagna. Nel primo episodio Barili va a New York per esplorare l’influenza latina sull’hip-hop. È particolarmente attuale, considerando che il genere ha compiuto cinquant’anni ad agosto. “Come immigrato di prima generazione che ha imparato a parlare inglese attraverso l’hip-hop alla Malcolm X elementary school, sono cresciuto a cavallo tra due mondi, parlando inglese a scuola e spagnolo a casa”, ha dichiarato Barili. “Sono stato influenzato da El General e Calle 13 tanto quanto da E-40 e Outkast. Ho fatto De la calle per raccontare come le fonti d’ispirazione dell’hip-hop siano presenti anche in tutta l’America Latina e in Spagna. E per condividere le storie delle star di oggi e di domani”. Altre aree visitate da Barili nella serie includono Panamá, Puerto Rico, Cuba, Argentina e Messico.
Lucas Villa, Remezcla

De la calle (Paramount+)

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Questo articolo è uscito sul numero 1537 di Internazionale, a pagina 110. Compra questo numero | Abbonati