Le Seera, band rock saudita tutta al femminile, stanno emergendo in un settore tradizionalmente dominato dagli uomini. La band è composta dalla cantante e tastierista Nora, dalla bassista Meesh, dalla chitarrista Haya e dalla batterista Thing. Le Seera hanno pubblicato il loro album di debutto, Al mojallad al awal (Volume 1), il 4 dicembre. E il gruppo si sta preparando per andare in tournée la prossima estate in Arabia Saudita, ma anche nel resto del Medio Oriente e in Nordafrica. In arabo seera significa “viaggio”. La carriera del gruppo è cominciata quando Haya ha conosciuto Nora e Meesh su Instagram. Tra le sue influenze il quartetto cita la musica classica e il rock: “Sono cresciuta amando Beethoven, Mozart e Chopin, ma anche il rock e il metal”, racconta la tastierista Nora. Haya, invece, s’ispira alla band turca di rock psichedelico Altin Gün, mentre Meesh attribuisce il suo amore precoce per il metal al videogioco Guitar Hero. Da donne saudite che suonano rock, le Seera sfidano i pregiudizi. “Ci consigliavano di suonare generi come il pop, ma volevamo rimanere fedeli a noi stesse. E alla gente piace”, aggiunge Meesh. Spotify ha avuto un ruolo nella loro crescita. “Ha organizzato un programma che ci ha supportato con workshop sulla produzione musicale, i social media e il marketing. Ci hanno anche messo in contatto con il produttore El Waili, che ha fatto venire fuori suoni che non avremmo mai immaginato”, spiega Haya. Al Arabiya
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Questo articolo è uscito sul numero 1597 di Internazionale, a pagina 88. Compra questo numero | Abbonati