Dopo due mesi e mezzo di negoziati, seguiti alle settime elezioni legislative in poco più di due anni, la Bulgaria ha un nuovo governo, sostenuto da una coalizione ampia ed eterogenea e guidato dal premier Rosen Zhelyazkov, già presidente della camera. La coalizione è formata dal populista e conservatore Gerb, uscito vincitore dal voto dello scorso ottobre, dal filorusso Partito socialista e dai populisti di Itn (sigla che sta per C’è un popolo così). La formazione della minoranza turca dà invece l’appoggio esterno. “L’alleanza di governo non è perfetta e non è nemmeno la migliore che il parlamento poteva offrire”, scrive il sito bulgaro di Deutsche Welle. “Ma è comunque meglio di nuove elezioni e di una prosecuzione della crisi parlamentare. Per adesso i bulgari possono tirare un sospiro di sollievo”.
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Questo articolo è uscito sul numero 1598 di Internazionale, a pagina 30. Compra questo numero | Abbonati