Paolo Sorrentino ha riscoperto la sua voce, il suo umorismo disincantato, il suo talento per le scene surreali e sensazionali. La grazia è una commedia che indossa la malinconia come un abito ben confezionato e che riporta il regista ai misteriosi tableaux del potere del Divo e della Grande bellezza. Servillo interpreta Mariano De Santis, presidente della repubblica italiana, prossimo alla fine del mandato. Giurista, vedovo, è assistito dalla figlia Dorotea (Ferzetti), esasperata dalla riluttanza del padre a prendere decisioni, che sia l’approvazione di una proposta di legge sull’eutanasia o la concessione della grazia a due detenuti. Un film elegante, raffinato, riflessivo ed enigmatico.
Peter Bradshaw, The Guardian
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Questo articolo è uscito sul numero 1630 di Internazionale, a pagina 89. Compra questo numero | Abbonati