I primi gatti domestici sono arrivati in Europa circa duemila anni fa, diversi millenni più tardi di quanto si pensasse, e non provenivano dal Medio Oriente ma dal Nordafrica. Studi genetici avevano già stabilito che il gatto domestico (Felis catus) discende dal gatto selvatico africano (Felis lybica). Ora un gruppo di ricercatori dell’università di Roma Tor Vergata ha analizzato 70 genomi provenienti da siti archeologici in Europa e li ha confrontati con quelli di 17 gatti selvatici moderni. Il primo animale riconducibile a un gatto domestico o a un gatto selvatico africano è un esemplare vissuto in Sardegna circa 2.200 anni fa, mentre quelli più antichi erano gatti selvatici europei (Felis silvestris). Dallo studio è emerso che i felini sono stati introdotti dal Nordafrica in due ondate distinte, una che ha dato vita alla popolazione selvatica della Sardegna e un’altra da cui discendono i moderni gatti domestici europei. Dopo la loro introduzione, i gatti si diffusero rapidamente lungo le vie di comunicazione dell’Impero romano, raggiungendo la Gran Bretagna nel primo secolo dC. ◆
Internazionale pubblica ogni settimana una pagina di lettere. Ci piacerebbe sapere cosa pensi di questo articolo. Scrivici a: posta@internazionale.it
Questo articolo è uscito sul numero 1643 di Internazionale, a pagina 109. Compra questo numero | Abbonati