“Ci vorrebbe tempo per elencare tutte le dimostrazioni di rozzezza di un potere troppo arrogante, la sua sfacciata aggressività verso gli oppositori e l’ostentazione perversa della forza. Ma è tutto finito. Quando, il 10 dicembre, sono stati gli studenti a guidare il grande corteo di protesta, con una partecipazione e un entusiasmo incredibili, il leader del partito al governo, Bojko Borisov, ha capito che era ora di fuggire”. Così il sito Mediapool commenta le dimissioni del governo bulgaro, guidato dal partito di centrodestra Gerb, in seguito a una serie di manifestazioni contro la corruzione e a favore di una vera democrazia. “Ora la sfida è formare un esecutivo senza il sostegno della vera eminenza grigia della politica bulgara, l’oligarca Deljan Peevski, e cancellare la sua influenza sulla struttura dello stato. È questa la prova più seria per ogni futuro governo”.
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Questo articolo è uscito sul numero 1645 di Internazionale, a pagina 30. Compra questo numero | Abbonati