Nostro figlio, sensibile alla comunità lgbt+, ci chiede come possono fare una coppia di persone dello stesso sesso o un single gay per avere figli, biologicamente o no. Tralasciando le politiche restrittive e antiquate in vigore in certi paesi, quali sono le alternative? –Patrizia

Prima di tutto chiarirei una cosa: le persone omosessuali non sono sterili. E quindi il modo più frequente in cui uomini gay e donne lesbiche fanno figli è lo stesso di quello delle persone etero. La differenza sta nel progetto familiare che ci si costruisce intorno: si chiama co-genitorialità, e non riguarda solo le persone lgbt+, ma tutte quelle che decidono di avere un figlio con qualcuno con cui non sono in coppia. Un esempio molto semplice può essere un ragazzo gay che fa un figlio insieme a un’amica. Ma le combinazioni sono tantissime, compresi progetti di co-genitorialità che coinvolgono per esempio una coppia di donne e una di uomini dove, anche se i genitori biologici del bambino sono due, i genitori in tutto sono quattro. Per le persone omosessuali italiane la co-genitorialità è il modo più semplice e meno costoso di diventare genitori. Tieni presente però che, in caso ci siano più di due genitori, solo quelli biologici saranno riconosciuti dalla legge italiana. Se poi una coppia o una persona single vogliono avere un figlio senza condividere questa esperienza con altri i metodi sono la fecondazione assistita, la gestazione per altri, l’adozione, l’affido ma, a parte l’ultima, sono tutte opzioni non praticabili in Italia, per le quali bisogna andare o perfino vivere all’estero.
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Questo articolo è uscito sul numero 1567 di Internazionale, a pagina 16. Compra questo numero | Abbonati