Nel 2018 il World inequality lab della Paris school of economics pubblicò il primo rapporto sulle disuguaglianze globali costruito sui dati raccolti in un database a libero accesso (il World inequality database). Un secondo rapporto è uscito nel 2022 e oggi è disponibile il terzo, in inglese, che si può scaricare gratis su wir2026.wid.world. Si tratta di una lettura istruttiva, che attesta – con dati riassunti in pratici grafici – come la ricchezza del mondo è ancora in crescita, ma sia distribuita in modo sempre più diseguale, con la metà della popolazione che detiene il 2 per cento della ricchezza e il decile più ricco che ne possiede il 75 per cento. La crisi climatica emerge come una conseguenza di questa situazione, dato che la metà più povera dell’umanità è responsabile del 10 per cento delle emissioni, e il 10 per cento più ricco del 75 per cento. Quanto alle donne, guadagnano in media un quarto del totale delle rendite da lavoro (invece della metà che indicherebbe una parità di genere). Resta “immensa” la disparità regionale nella distribuzione della ricchezza e ancora di più quella della spesa per l’educazione, indice della profonda differenza di opportunità. A riprodurre e aggravare queste disuguaglianze provvede in modo potente il sistema finanziario, mentre le politiche di redistribuzione possono ridurlo di molto. ◆
Internazionale pubblica ogni settimana una pagina di lettere. Ci piacerebbe sapere cosa pensi di questo articolo. Scrivici a: posta@internazionale.it
Questo articolo è uscito sul numero 1644 di Internazionale, a pagina 86. Compra questo numero | Abbonati