Africa e Medio Oriente

Nelle città si cambia

“Il grande sisma”, titola il quotidiano Enquête dopo le elezioni amministrative del 23 gennaio 2022, che hanno favorito il “rinnovamento e ringiovanimento della classe politica”. La coalizione al potere, Benno bokk yakaar (Bby), ha riconosciuto la sconfitta di fronte alle forze dell’opposizione nella capitale Dakar, dov’è stato eletto Barthélémy Dias, e a Ziguinchor. I cittadini del capoluogo della regione della Casamance hanno scelto come sindaco Ousmane Sonko, l’oppositore il cui arresto, nel marzo 2021, aveva scatenato grandi manifestazioni di protesta. Le elezioni erano considerate un test della popolarità del presidente Macky Sall e della sua coalizione, a cinque mesi dalle legislative e a due anni dalle presidenziali. A Kaolack, la sesta città del Senegal, è invece naufragato il tentativo di diventare sindaco di Fadel Barro, cofondatore nel 2011 del collettivo giovanile Y’en a marre. Giornalista, Barro ha contribuito ad avvicinare alla politica un’intera generazione di ragazze e ragazzi, organizzando manifestazioni per la democrazia e la giustizia sociale, ricorda il sito Mediapart. ◆

Aumentano gli attacchi

L a guerra nello Yemen ha registrato un nuovo aumento delle tensioni, scrive il quotidiano yemenita Al Sahwa. Il 24 gennaio i ribelli sciiti huthi che controllano una parte dello Yemen hanno lanciato dei missili contro gli Emirati Arabi Uniti e l’Arabia Saudita. Nel primo caso sono stati intercettati, nel secondo hanno causato due feriti. Il 21 gennaio settanta persone erano morte in un raid aereo della coalizione militare guidata dall’Arabia Saudita contro una prigione a Saada, città controllata dagli huthi nel nordovest del paese.

Scandalo universitario

Da anni in Marocco le studenti denunciano di subire molestie sessuali all’università senza mai ottenere giustizia, scrive il settimanale marocchino Telquel. Nel dicembre 2021, dopo la pubblicazione di una serie di messaggi in cui un professore dell’ateneo di Oujda chiedeva a una studente prestazioni sessuali, è stata lanciata una campagna sui social network con l’hashtag #MeTooUniv, che ha raccolto un centinaio di testimonianze. Il 12 gennaio è stata emessa una prima condanna contro un docente dell’università di Settat, accusato di aver chiesto sesso in cambio di buoni voti.

Battaglia nel carcere

Le forze curde hanno annunciato il 26 gennaio di aver ripreso il controllo della prigione di Ghwayran, nel governatorato nordorientale di Al Hasaka, dove un numero imprecisato di jihadisti si era asserragliato con i detenuti per sei giorni. Il carcere, che è gestito dalle Forze democratiche siriane (Fds), a maggioranza curda, ospita circa 3.500 esponenti del gruppo Stato islamico (Is), tra cui centinaia di minorenni. Gli scontri, cominciati il 20 gennaio, hanno causato 181 vittime – 124 jihadisti, cinquanta combattenti curdi e sette civili – e costretto 45mila persone a lasciare le loro case. Le autorità curde calcolano che nelle loro prigioni sono detenuti dodicimila jihadisti di più di cinquanta nazionalità. È l’attacco più grave rivendicato dall’Is dalla sua sconfitta in Siria nel 2019. Per Al Jazeera è una prova del fatto che l’Is sta diventando sempre più forte, ma “questo non sorprende”: negli ultimi sei mesi ci sono stati chiari segnali della volontà dei jihadisti di espandersi, ignorati dalla comunità internazionale.

Apiate, Ghana, 21 gennaio (Cooper Inveen, Reuters/Contrasto)

Camerun Otto persone sono morte il 24 gennaio travolte dalla folla davanti allo stadio di Yaoundé prima di una partita della Coppa d’Africa. Il giorno prima altre sedici persone erano morte in un incendio in una discoteca.

Libano L’ex primo ministro Saad Hariri il 24 gennaio ha annunciato che lascerà la politica e non parteciperà alle elezioni legislative previste per maggio. La famiglia Hariri ha dominato il panorama politico sunnita per più di trent’anni dalla fine della guerra civile nel 1990.

Namibia Il 20 gennaio una giudice ha rifiutato di riconoscere i matrimoni di due coppie gay che si erano sposate all’estero perché una sentenza della corte suprema di vent’anni fa li vieta. Tuttavia, ha aggiunto che quella sentenza è anticostituzionale, un’affermazione che secondo gli attivisti lgbt fa ben sperare per l’appello alla corte suprema.

Sud Sudan Almeno 32 persone il 23 gennaio sono rimaste uccise nell’incursione di un gruppo armato in due villaggi dinka nello stato del Jonglei.

Trasporti Il 16 gennaio i governi di Tanzania e Burundi hanno firmato un accordo per costruire una ferrovia lunga 282 chilometri che colleghi le città di Gitega e Uvinza.

Ghana Il 20 gennaio almeno tredici persone sono rimaste uccise nell’esplosione di un camion, che ha distrutto il villaggio di Apiate, sulla strada verso la città mineraria di Bogoso. Il veicolo, carico di esplosivi, era stato coinvolto in un incidente.

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1445 - 28 gennaio 2022
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