Tokyo riconosce le coppie gay

Tokyo, 11 ottobre 2022 (Noriko Hayashi, Bloomberg/Getty)

L’11 ottobre la prefettura di Tokyo ha istituito un registro per il riconoscimento delle coppie omosessuali che diventerà operativo a partire dal 1 novembre. L’iscrizione è aperta a tutti i cittadini maggiorenni residenti nell’area metropolitana della città, i quali, una volta ottenuto il certificato, avranno la possibilità di vivere insieme al partner negli alloggi di proprietà del comune. Procedure simili sono già operative in altre sedici prefetture, ma secondo gli attivisti l’applicazione dei sistemi di certificazioni nella capitale, dove vive il 10 per cento della popolazione giapponese, è un primo passo importante per la comunità lgbt+ e per le minoranze sessuali nel paese.

“Ma le sfide rimangono”, sottolinea il Tokyo Shimbun. “L’iscrizione nel registro non riconosce alle coppie omosessuali gli stessi diritti che il matrimonio garantisce a quelle etero, per esempio l’accesso ai trattamenti fiscali agevolati riservati ai nuclei familiari o la possibilità di nominare il partner erede legale”. Secondo i sondaggi, da tempo ormai la maggioranza dell’opinione pubblica è favorevole a estendere pieni diritti anche alle coppie omosessuali, “ma il Giappone è molto indietro sul tema, soprattutto rispetto alle altre economie sviluppate. È l’unico paese del G7 a non aver riconosciuto alcun tipo di unione civile”, scrive il Japan Times. “Un fatto dovuto all’ostilità che molti politici conservatori continuano a mostrare verso la comunità lgbt+”. ◆

Bombe sui kachin

Aung Bar Lay, Birmania, 24 ottobre 2022  (Ap/Lapresse)

Il 23 ottobre due jet militari birmani hanno bombardato la festa organizzata per celebrare la nascita dell’organizzazione per l’indipendenza dello stato di Kachin a Hpakant, nel nordovest del paese. Secondo fonti dell’esercito per l’indipendenza kachin (Kia) ci sono state ottanta morti e più di cento feriti, tra cui militari, musicisti, commercianti di giada e civili. Secondo la giunta militare al potere, l’obiettivo erano le forze armate “terroriste” e non ci sono state vittime tra i civili. Il Kachin News Group scrive che ai feriti è stato impedito di raggiungere gli ospedali. La zona è ricca di miniere di giada, intorno alle quali c’è un giro d’affari del valore di trenta miliardi di dollari all’anno. Proprio per questo è stata al centro di molti combattimenti, prima e dopo il colpo di stato militare che nel 2021 ha deposto Aung San Suu Kyi. Questo è l’attacco più sanguinoso fino a oggi. ◆

Studenti schiavi dell’inglese

Il governo indiano sta intensificando gli sforzi per sottrarre centralità alla lingua inglese, scrive il giornale online Outlook. L’ultimo episodio risale al 19 ottobre quando, a margine di una conferenza sulla modernizzazione del sistema educativo, il primo ministro Narendra Modi ha ribadito che uno dei punti cardine della nuova politica educativa è eliminare la sudditanza indiana nei confronti dell’inglese. Secondo Modi “la lingua ereditata dal periodo coloniale è uno strumento di comunicazione, non un simbolo di raffinatezza culturale. Per questo gli studenti che preferiscono esprimersi nelle lingue locali non devono essere lasciati indietro”.

Un arcipelago di disoccupati

Foto di Juni Kriswanto, Afp/Getty

Tra gennaio e settembre nella regione di Giava occidentale più di quarantamila operai dell’industria tessile hanno perso il lavoro, e le stime potrebbero non tenere conto del picco di licenziamenti di luglio. Per il Koran Tempo “l’uragano della disoccupazione”, al 5,8 per cento a gennaio 2022, scuote un’Indonesia sull’orlo della recessione.

Omicidio di un giornalista

Il 25 ottobre il governo pachistano ha annunciato un’inchiesta per far luce sulla morte del giornalista investigativo Arshad Sharif, ucciso il 23 ottobre in Kenya a un posto di blocco della polizia locale. Sharif, 49 anni, aveva lasciato il Pakistan ad agosto a causa delle tante minacce ricevute. Era noto per le sue critiche feroci nei confronti dell’esercito e per il suo sostegno all’ex premier Imran Khan, che proprio il giorno della morte di Sharif è stato interdetto dai pubblici uffici per corruzione. Khan, un ex campione di cricket, è ancora il politico più popolare del paese e da quando lo scorso aprile è stato costretto a dimettersi organizza enormi proteste di piazza. Il quotidiano The Dawn riporta le reazioni di giornalisti e avvocati a questo “ridicolo” verdetto: “Se non puoi batterlo, squalificalo”, ha commentato un cronista.

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1484 - 28 ottobre 2022
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