11 marzo 2015 09:31

Il principale sospettato dell’omicidio dell’oppositore russo Boris Nemtsov, il ceceno Zaur Dadaev, avrebbe confessato il suo coinvolgimento nel reato sotto tortura, sostiene il consiglio per i diritti umani russo.

Secondo Andrei Babuškin, un rappresentante del consiglio che ha incontrato l’accusato in carcere, “ci sono ragioni che portano a credere che Dadaev abbia confessato sotto tortura”. Babuškin ha detto di aver osservato “numerose ferite” sul corpo del sospettato durante la visita. Afp

Internazionale pubblica ogni settimana una pagina di lettere. Ci piacerebbe sapere cosa pensi di questo articolo. Scrivici a: posta@internazionale.it