29 marzo 2015 16:46

L’Iran e i paesi del gruppo 5+1 (i membri permanenti del Consiglio di sicurezza dell’Onu e la Germania) stanno proseguendo i colloqui a Losanna, in Svizzera, per cercare di superare l’impasse nei negoziati sul nucleare iraniano. Il segretario di stato statunitense John Kerry e il ministro degli esteri francese Laurent Fabius hanno posticipato i loro voli nel tentativo di rispettare la scadenza del 31 marzo per raggiungere un accordo. Secondo gli analisti, restano però dei nodi fondamentali da sciogliere.

In base ad alcuni dettagli trapelati da Losanna, Teheran sarebbe disposta ad accettare di adoperare meno di seimila centrifughe nucleari e di immagazzinare la maggior parte delle sue scorte di uranio arricchito in Russia. Attualmente l’Iran dispone di 19mila centrifughe, di cui la metà sono in attività. Le potenze occidentali da parte loro stanno considerando l’idea di permettere all’Iran di condurre attività legate all’arricchimento dell’uranio limitate e strettamente monitorate per scopi medici. Sarebbero due le questioni più pressanti ancora da risolvere: in che modo togliere le sanzioni sull’Iran e come si evolverà l’accordo negli anni a venire.

Il primo ministro di Israele Benjamin Netanyahu ha fatto sapere che i dettagli del possibile accordo sono peggiori di quanto previsto. Un accordo del genere, ha detto Netanyahu, consentirebbe all’Iran di “conquistare il Medio Oriente”. Reuters, Afp

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