06 settembre 2018 10:05

Qual è l’opinione delle donne su Donald Trump? Secondo l’ultimo sondaggio di Gallup, il 36 per cento delle donne approva l’operato del presidente, rispetto al 49 per cento registrato tra gli uomini. Il divario è tra i più alti dall’inizio del mandato. L’insoddisfazione delle donne potrebbe avere un effetto concreto sulle elezioni di metà mandato di novembre, soprattutto se questo sentimento spingerà le giovani ad andare a votare.

I democratici mantengono da tempo un margine di vantaggio sui repubblicani rispetto al voto femminile. Trump ha conquistato la presidenza con il 52 per cento dei voti degli uomini e il 41 per cento dei voti delle donne. Nel 2012 Barack Obama aveva ottenuto il 55 per cento dei voti delle donne contro un 45 per cento degli uomini.

Alla fine del 2017, secondo il centro di ricerca Pew, il 39 per cento delle donne si identificava con il Partito democratico, contro il 26 per cento degli uomini. Questo sostegno femminile è simile ai livelli riscontrati nel 1998 (il 28 per cento degli uomini e il 25 per cento delle donne si dichiara repubblicano, il resto delle popolazione si considera indipendente).

Un referendum
Il mandato di Donald Trump è stato caratterizzato da un aumento dell’ostilità delle donne nei suoi confronti. Secondo un recente sondaggio di Cbs, il 50 per cento delle americane pensa che le politiche del presidente abbiano danneggiato le donne, mentre solo il 7 per cento ritiene che siano state utili alla causa femminile. La differenza tra uomini e donne nei giudizi su Trump è particolarmente marcata, circa il doppio rispetto a quella registrata nei confronti di Obama, Bush e Clinton.

A conferma della portata dell’avversione delle donne, un sondaggio pubblicato da Quinnipiac alla fine di giugno ha rilevato che il 46 per cento delle donne vorrebbe che i democratici avviassero una procedura per mettere in stato di accusa Trump se riuscissero a ottenere il controllo della camera in autunno. La percentuale tra gli uomini scende al 29 per cento.

La nomina di un secondo giudice della corte suprema considerato incline a rovesciare la cruciale sentenza Roe contro Wade sulla legalizzazione dell’aborto e le continue accuse di molestie sessuali nei confronti di Trump non hanno certo smorzato la tensione, che potrebbe durare fino alle elezioni di novembre.

La percentuale di donne che si identificano o si sentono vicine ai democratici è più alta che mai

La maggioranza degli elettori considera le elezioni di metà mandato come un referendum sull’operato di Trump (26 per cento favorevole, 34 per cento contrario). I sondaggi suggeriscono che le donne siano leggermente più inclini degli uomini ad andare alle urne in autunno: secondo Quinnipiac il 51 per cento delle donne ha più interesse del solito ad andare a votare, contro il 46 per cento degli uomini.

Questa situazione favorirà i democratici più di quanto non lo abbia già fatto in passato: il 56 per cento delle donne voterà o è incline a votare il Partito democratico, contro un 37 per cento di repubblicane o vicine al Partito repubblicano. La percentuale di donne che si identificano o si sentono vicine ai democratici è la più alta mai registrata dal 1992 (a pari merito con i dati del 2008).

Le cose stanno cambiando
Ci sono altri segnali della forte motivazione tra le donne di sinistra. Una serie di manifestazioni organizzate dalle donne ha coinvolto più di tre milioni di persone nel 2017 e più di un milione all’inizio del 2018. Nel frattempo si registra un sensibile aumento nelle candidature femminili.

In questo ciclo elettorale le donne democratiche hanno vinto le primarie per la camera in 105 occasioni, contro appena 25 occasioni per le donne repubblicane. Tradizionalmente le elettrici non hanno mai evidenziato una preferenza per le candidate, ma le cose stanno cambiando, soprattutto tra le più giovani. Un terzo delle americane tra i 18 e i 34 anni dichiara che preferirebbe votare per una donna.

Tra loro il sentimento contro Trump è particolarmente forte. Secondo un sondaggio pubblicato a marzo, soltanto il 5 per cento delle donne tra 18 e 34 anni aveva un’opinione positiva di Trump, mentre il 56 per cento aveva un’opinione estremamente negativa. Gli effetti dipenderanno dal numero di donne che andranno a votare.

L’affluenza tra i giovani è solitamente minore rispetto ai più anziani, gli stessi che nel 2016 hanno scelto Trump e chiaramente non hanno cambiato idea. Alle elezioni di metà mandato del 2014 aveva votato solo il 16 per cento dei giovani tra 18 e 29 anni, contro il 55 per cento tra gli over 60. I candidati repubblicani devono sperare che il prossimo 6 novembre tra le giovani donne l’apatia prevalga sull’antipatia.

(Traduzione di Andrea Sparacino)

Questo articolo è uscito sul settimanale britannico The Economist.

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