29 settembre 2020 14:57

A Melbourne, in Australia, è stato revocato il lockdown imposto il 2 agosto dopo che sono stati registrati 671 nuovi casi in un giorno. La misura, che ha costretto in casa circa cinque milioni di persone per quasi due mesi, è servita a riportare i contagi giornalieri nello stato di Victoria sotto i 400. Il governatore dello stato, Daniel Andrews, ha annullato il coprifuoco nella città, in vigore dalle 21 alle 5, e dal 28 settembre gli abitanti di Melbourne sono liberi di uscire, ma entro cinque chilometri dalla propria abitazione e con l’obbligo della mascherina. È consentito riunirsi con i familiari o con massimo cinque persone provenienti da due diversi nuclei familiari, anche in caso di attività religiose e matrimoni all’aperto. Restano chiuse la maggior parte delle attività commerciali, come parrucchieri e centri estetici, mentre ristoranti e bar potranno fare consegne a domicilio. Inoltre, da ottobre riprenderanno le lezioni in presenza solo per la scuola primaria. Insieme all’allentamento delle restrizioni, il governo locale ha annunciato una multa di cinquemila dollari per assembramenti illegali, anche se all’aperto, e una sanzione di 200 dollari per chi non indossa la mascherina.

  • Il 22 maggio 2020 l’Organizzazione mondiale del turismo delle Nazioni Unite (Uwto) aveva pubblicato delle stime sul possibile impatto della pandemia di covid-19 sugli spostamenti internazionali dei turisti, scrive Statista. Osservando gli ultimi dati, relativi ai primi sei mesi del 2020, le previsioni dell’Unwto si erano abbastanza avvicinate alla realtà. Gli arrivi internazionali di turisti sono diminuiti del 65 per cento al livello globale nella prima metà del 2020 rispetto allo stesso periodo del 2019. Le Americhe sono state le meno penalizzate, con un calo del 55 per cento, seguono l’Africa e il Medio Oriente con il 57 per cento di arrivi in meno. L’Europa ha visto un crollo del 66 per cento del flusso turistico, l’Asia e Oceania del 72 per cento. Nel frattempo le vittime di covid-19 nel mondo sono arrivate a un milione e duemila persone, i contagi sono quasi 34 milioni.
  • Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, sotto accusa per la gestione della pandemia di covid-19, ha annunciato il 28 settembre che il governo federale ha spedito 150 milioni di test rapidi negli stati. Trump ha annunciato di prevedere, per questo motivo, un aumento dei casi positivi nei prossimi giorni, continuando a sostenere che più tamponi si fanno e più positivi ci sono. Il presidente ha detto che 50 milioni di test andranno alle “comunità più vulnerabili”, tra cui le case di cura, strutture per anzianis e assistenza sanitaria a domicilio.
  • La pandemia continua il suo cammino in Spagna, con il suo focolaio maggiore nella Comunità di Madrid. L’ultimo rapporto del ministero della salute segnala 13.449 nuovi casi di covid-19 nell’area della capitale tra venerdì 25 e domenica 27 settembre. “È la crescita più alta della seconda ondata”, ha detto il ministro della salute, Salvador Illa. L’incidenza continua a salire nella comunità madrilena, con 775 casi ogni centomila abitanti, più del doppio della media spagnola (290). I numeri della Spagna e della sua capitale sono lontani dalla media europea: l’incidenza è di cento casi ogni centomila abitanti nel Regno Unito e 37 in Italia. Solo la Francia si avvicina con 235, ma ha messo in atto nuove e pesanti restrizioni nelle maggiori città.
  • Il primo ministro del Québec, François Legault, ha annunciato il 28 settembre nuove restrizioni per le regioni di Montréal e del Québec. I cittadini sono stati invitati a non ricevere ospiti nelle loro case, mentre bar, ristoranti, cinema, musei e biblioteche saranno chiusi dall’1 al 28 ottobre, anche nella città di Montréal, ufficialmente zona rossa. Le scuole e le aziende, i parrucchieri e gli hotel rimarranno aperti. Il Québec, che conta più di otto milioni di abitanti, ha annunciato 750 nuovi casi nelle ultime ventiquattro ore. In totale, il Canada ha registrato più di 155mila casi e 9.318 morti.
  • Nel Regno Unito, il governo ha introdotto nuove multe per mancato autoisolamento, a partire da mille sterline per la prima violazione e fino a diecimila alla quarta. Ma la sanzione del primo reato può essere quadruplicata, arrivando a quattromila sterline se qualcuno che sa di essere infetto o a cui è stato imposto l’autoisolamento, non solo viola la regola, ma va al lavoro, in un pub o sui mezzi pubblici e nei luoghi affollati. Inoltre chiunque fornisca false informazioni agli addetti al tracciamento del ministero della salute rischia mille sterline di multa, fino a diecimila alla quarta violazione. La nuova legge specifica anche che è reato “dichiarare falsamente che qualcuno è stato a stretto contatto con una persona positiva al coronavirus”. I locali non possono riprodurre musica registrata a un volume superiore agli 85 decibel – più o meno il livello di una sveglia – mentre la musica dal vivo non avrà restrizioni di volume. I gruppi di più di sei persone non possono cantare e ballare nei locali.
  • Le famiglie britanniche che hanno perso i propri cari a causa del covid-19 chiedono trasparenza al governo sulla gestione della prima ondata, scrive Le Monde. Matt Fowler e Jo Goodman, cofondatori della British covid-19 victims association bereaved families for justice, hanno perso entrambi il padre ad aprile, durante la prima fase della pandemia. Il padre di Matt, Ian, aveva 56 anni, era appena andato in pensione dopo una carriera da ingegnere della Jaguar Land Rover. Ian Fowler ha iniziato a mostrare i sintomi del covid poco dopo la metà di marzo. In quel periodo il governo consigliava solo di lavarsi accuratamente le mani e non proibiva i raduni. È stato ricoverato in ospedale il giorno in cui è cominciato il lockdown nazionale, il 23 marzo, ma le sue condizioni sono peggiorate quando è stato intubato. “Il personale sanitario è stato fantastico, ci hanno aiutato molto, ma dopo tre settimane ci hanno detto che non c’era più niente da fare”. Matt non ha potuto vedere quando suo padre si è ammalato ed è morto. “L’ultima volta che l’ho visto è stato per il suo compleanno a gennaio. Mio padre era molto popolare, al suo funerale non potevano esserci più di dieci persone, ma ce n’erano trecento in fila per strada. È stato tutto così rapido, mi sento più arrabbiato che altro. La sua morte si poteva prevenire”.

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