I lavori per un “nuovo e grande muro” a Calais stanno per cominciare. Come ha confermato il ministro dell’immigrazione britannico, si tratta di un ulteriore tentativo di impedire ai profughi e ai migranti di salire a bordo dei tir diretti nel Regno Unito. Il 6 settembre Robert Goodwill ha spiegato in parlamento che il muro, alto quattro metri, fa parte di un pacchetto di misure di sicurezza da 17 milioni di sterline, (venti milioni di euro) concordato dalle autorità francesi e britanniche per aumentare le precauzioni nel porto.
“La gente continua a passare. Abbiamo messo in piedi le recinzioni. Adesso costruiremo un muro”, ha dichiarato al comitato per gli affari interni della camera dei comuni il nuovo ministro dell’immigrazione. L’avvio dei lavori di costruzione del muro da un chilometro lungo la principale arteria a due corsie d’ingresso al porto, nota come la Rocade, dovrebbe cominciare questo mese.
Il muro da 1,9 milioni di sterline (2,7 milioni di euro all’incirca) sarà costruito in due sezioni su ciascun lato della strada per proteggere i tir e altri veicoli dai migranti, che in passato hanno usato sassi, carrelli per la spesa e perfino tronchi d’albero per cercare di fermare i veicoli prima di salirci a bordo.
La grande muraglia
Il muro sarà costruito in calcestruzzo liscio, nel tentativo di rendere più difficile scalarlo, con piante e fiori da un lato per ridurre il suo impatto visivo. Dovrebbe essere completato entro la fine dell’anno. Il progetto è già stato criticato dagli abitanti, che hanno cominciato a parlare di “grande muraglia di Calais”.
François Guennoc, della ong francese che lavora a Calais Auberge des migrants, ha dichiarato che “questo muro è l’ennesima estensione di chilometri di reti di protezione e sorveglianza di sicurezza già esistenti. Il suo unico risultato sarà che le persone dovranno fare più strada per aggirarlo. Quando costruisci muri in tutto il mondo, le persone trovano il modo di aggirarli. È uno spreco di denaro. Rischia di creare più pericoli alle persone e aumentare le tariffe dei trafficanti d’esseri umani. Finirà che le persone si prenderanno rischi maggiori”, ha aggiunto.
La Road haulage association ha dichiarato che si tratta di un pessimo modo di usare il denaro dei contribuenti, affermando che i livelli di sicurezza andrebbero semmai migliorati nelle strade che, dai dintorni, portano a Calais. “È evidente che il denaro necessario a un muro sarebbe speso molto meglio aumentando la sicurezza nelle strade dei dintorni”, ha affermato un suo portavoce.
Le risposte mancate
L’ex ministro dei trasporti Goodwill ha spiegato che il nuovo muro fa parte di un pacchetto di misure finalizzato a rafforzare la sicurezza nei porti della Manica. “Cominceremo a costruire questo nuovo e grande muro nel quadro del pacchetto che abbiamo concordato con i francesi. C’è ancora molto da fare. Abbiamo investito anche per creare spazio per duecento tir, in modo che abbiano un posto sicuro dove stare mentre aspettano”.
Goodwill, che ha assunto l’incarico di ministro dell’immigrazione il 16 luglio, ha dichiarato di dover ancora visitare di persona Calais per vedere le condizione del campo profughi noto come la “giungla”. Ha poi detto che andrà appena possibile ma si è rifiutato di rispondere ai parlamentari che gli chiedevano una data esatta. Ha poi difeso l’operato del governo nella difesa dei minorenni profughi che si trovano nel campo di Calais e che hanno dei familiari nel Regno Unito, spiegando che è in corso un tentativo di accelerare le procedure. Ma ha ammesso che da quando ha assunto il nuovo incarico ha avuto solo una lunga conversazione con Alfred Dubs, il parlamentare che più si è impegnato sulla questione.
(Traduzione di Federico Ferrone)
Questo articolo è stato pubblicato sul quotidiano britannico The Guardian.
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