15 gennaio 2021 15:51
  • Scienza in rete segnala che l‘Associazione italiana di epidemiologia ha confrontato e analizzato i tassi di incidenza settimanale di infezione registrati in Italia in regioni in zone gialle, arancioni e rosse: queste ultime hanno avuto un declino importante e omogeneo dell’incidenza di covid-19, di gran lunga superiore a quanto riscontrato nelle regioni in arancione e in giallo.
  • Un’indagine dell’Osservatorio nazionale screening dà una valutazione più precisa delle conseguenze negative della pandemia di covid-19 anche su altre malattie in termini di mancati controlli, ritardi nelle visite, negli esami e negli interventi. Il risultato, scrive Cristiana Pulcinelli su Scienza in rete, è presto detto: tra il 1 gennaio e il 30 settembre 2020 in Italia sono stati effettuati due milioni di test per gli screening oncologici in meno rispetto allo stesso periodo del 2019.
  • Nei primi sei mesi del 2020, i redditi degli italiani si sono ridotti dell’8,8 per cento su base annua, mentre il calo dei consumi (-9,8 per cento) ha generato un risparmio netto pari a 51,6 miliardi, con un tasso di risparmio triplicato dal 2,8 al 9,2 per cento. Lo riporta il rapporto della Banca d’Italia, in collaborazione con l’Istat, “I conti economici e finanziari durante la crisi sanitaria del covid-19”, che riguardo al debito pubblico osserva: “Tra la fine del 2019 e la fine di giugno 2020, la variazione semestrale del debito pubblico in percentuale del pil ha raggiunto i valori più alti negli ultimi vent’anni. Nel confronto internazionale tale aumento, in percentuale del pil, è stato simile a quello registrato in Spagna e inferiore a quello della Francia, mentre l’aumento è stato superiore a quello del Regno Unito e della Germania. Il debito è complessivamente aumentato di 121 miliardi nel semestre, di cui 97,4 miliardi nel secondo trimestre dell’anno”.
  • Anche il turismo ha subìto un crollo, segnala l’istituto: “Nel mese di ottobre 2020 è ripresa la contrazione dei flussi turistici, sia in ingresso sia in uscita, in un contesto di peggioramento degli indici di diffusione della pandemia. Rispetto a ottobre del 2019 le spese dei viaggiatori stranieri in Italia (1.193 milioni) risultano inferiori del 70,4 per cento, quelle dei viaggiatori italiani all’estero (572 milioni) del 75,5 per cento; l’avanzo della bilancia dei pagamenti turistica è stato di 620 milioni di euro (era di 1.697 milioni nello stesso mese del 2019). Inoltre, nei tre mesi terminanti a ottobre la spesa dei viaggiatori stranieri in Italia si è contratta del 49,3 per cento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente e quella dei viaggiatori italiani all’estero è diminuita del 69,3.
  • Anche altrove i conti economici dei paesi risentono delle misure imposte per contrastare la pandemia: la Germania ha chiuso il 2020 con un calo del pil del 5 per cento. Negli Stati Uniti il numero di richieste di sussidi di disoccupazione registrato il 13 gennaio è cresciuto in una settimana è a quota 965mila, il massimo da agosto.
  • Confermato invece, scrive The Guardian, il successo economico durante la pandemia, nel 2020, di miliardari come il capo di Amazon, Jeff Bezos (70 miliardi di dollari in più nel suo patrimonio, per un totale di 185 miliardi di dollari); di quello della Tesla, Elon Musk (140 miliardi di dollari in più e riduzione tra il 10 e il 30 per cento dei salari dei suoi dipendenti tra aprile e giugno 2020), e di Bill Gates (più 18 miliardi di dollari al suo patrimonio che ha raggiunto i 131 miliardi di dollari).
  • Il rapporto della Banca centrale europea, pubblicato il 6 gennaio, ha evidenziato il largo uso in quasi tutti i paesi dello strumento della cassa integrazione dall’inizio dell’emergenza sanitaria. Solo ad aprile, 32 milioni di lavoratrici e lavoratori europei ricevevano questo sussidio, scrive Eric Albert su Le Monde. La Francia è stato il paese europeo che vi ha fatto più ricorso, giungendo fino a un massimo di 34 per cento di lavoratori in cassa integrazione. Seguono l’Italia con il 30 per cento, la Spagna (21 per cento) e la Germania (15 per cento). Numeri molto alti se paragonati con l’1-3 per cento toccato nel periodo successivo alla crisi economica del 2008. La Bce si chiede se le diverse forme di cassa integrazione consentano di mantenere il posto di lavoro o di trovarne velocemente uno nuovo. Con la ripresa delle attività a ottobre risultavano ancora in cassa integrazione otto milioni di persone. Quattro volte meno che in aprile, mentre il tasso di disoccupazione nella zona dell’Ue è salito dal 7,2 all’8,3 per cento nel novembre del 2020. Gli altri 24 milioni in molti casi sono tornati al lavoro, ma in tanti lo hanno perso, e successivamente hanno rinunciato a cercare un nuovo impiego, finendo nella categoria degli inattivi e non è ancora chiaro quali lavori spariranno e quante lavoratrici e lavoratori dovranno “riallocare” la loro forza lavoro in settori come i servizi online in cui domanda dei consumatori si concentrerà maggiormente.
  • Negli Stati Uniti, Corey Johnson, 52 anni, condannato a morte per il suo coinvolgimento in una serie di omicidi avvenuti nel 1992 e malato di covid-19, è stato ucciso con l’iniezione letale, nonostante i suoi avvocati avessero spiegato che l’uccisione sarebbe stata anche più dolorosa proprio a causa del covid. Johnson è il dodicesimo detenuto ucciso su ordine di un tribunale durante l’amministrazione di Donald Trump.
  • Il presidente eletto Joe Biden ha presentato il suo piano da 1.900 miliardi di dollari per combattere la crisi legata alla pandemia. Il piano include oltre 400 miliardi dedicati alla distribuzione dei vaccini, alla riapertura in sicurezza delle scuole ed altre azioni dirette, 350 miliardi a sostegno dei bilanci statali e locali, sussidi di disoccupazione e assegni diretti più sostanziosi (1.400 dollari alla maggior parte degli abitanti). Un piano che non sarà facile far approvare dal senato dove i democratici hanno una maggioranza instabile, scrive il New York Times.
  • La rivista Scientific American sceglie quattro sfide principali che dovrà affrontare Biden e offre alcuni suggerimenti: “Controllare il covid-19 usando le risorse federali e spingendo a cambiare i comportamenti. Andare avanti con coraggio sul cambiamento climatico, ricostruendo più di quello che Trump ha distrutto. Ripristinare il ruolo della scienza nel governo. E ripristinare un senso condiviso della realtà”.
  • A un anno dalla pubblicazione su The Lancet della ricerca di un gruppo di ricercatori dell’ospedale di Jinyintan che avevano avviato uno studio su 41 pazienti affetti da una nuova polmonite atipica e che hanno fornito il primo avviso dal fronte clinico della pandemia di covid-19 – “Siamo preoccupati che 2019-nCoV possa aver acquisito la capacità di una trasmissione umana efficiente” – si può dire che il nuovo coronavirus abbia rivoluzionato il mondo della scienza, e che la Cina sia il paese che ha registrato i maggiori cambiamenti, scrive Science. Nonostante le difficoltà ancora in corso per avere dati e informazioni sulle origini della pandemia, scrive la rivista, i dieci studi più citati sul covid-19 nei primi sei mesi del 2020 sono di due istituti di Wuhan, la Huazhong University of Science and Technology (442 studi) e Tongji Medical College (443 studi), seguiti dalla la statunitense Harvard Medical School (395 studi), dal francese Inserm (327 studi) e dall’università di Milano (287).
  • Il numero dei contagi non accenna a diminuire nella provincia settentrionale dello Hebei. Le autorità hanno riportato 144 nuovi casi, il numero più alto dal 1 marzo 2020. La Cina, con una crescita economica del 2 per cento, ha inoltre registrato il più basso tasso di crescita economica dagli anni settanta.
  • In Danimarca è stato vaccinato il 2,2 per cento della popolazione, composta da 5,8 milioni di persone, hanno dichiarato le autorità.
  • La Francia si prepara a un coprifuoco anticipato dalle 20 alle 18 dal 16 gennaio su tutto il territorio. Nelle aree dov’era già in vigore la chiusura alle 18 ci sarebbe stato un minor numero di contagi, ha dichiarato il premier Jean Castex. Dal 18 gennaio inoltre non sarà più sufficiente esibire il risultato negativo di un test rapido antigenico per entrare in Francia da paesi fuori dell’Unione europea. Serviranno i risultati di un tampone molecolare. La norma non si applica ai conducenti dei tir che attraversano la Manica provenienti dal Regno Unito e che potranno ancora esibire i risultati dei test rapidi, ha specificato il ministro dei trasporti britannico Grant Shapps.
  • In Italia il consiglio dei ministri ha approvato la proposta di un nuovo scostamento di bilancio da 32 miliardi per finanziare il prossimo decreto ristori e il dpcm che entrerà in vigore dal 16 gennaio: la stesura più recente prevede restrizioni agli spostamenti tra le regioni, la chiusura degli impianti sciistici almeno fino al 15 febbraio, di palestre e piscine fino al 5 marzo, e conferma il divieto di asporto dai bar dopo le 18.
  • Le reinfezioni da covid-19 sembrano rare, ma sono rischiose, scrive Nature. La maggior parte delle persone che contraggono e guariscono dal covid-19 sembrano restare immuni per almeno cinque mesi dopo, dicono i risultati provvisori di uno studio (Sars-Cov-2 immunity and reinfection evaluation, Siren) su oltre 20mila operatori sanitari nel Regno Unito in cui è stato registrato che le reinfezioni sono poco frequenti: si sono verificate in meno dell’1 per cento dei circa 6.600 partecipanti allo studio che avevano già avuto il covid-19. Tuttavia la manciata di persone reinfettate può avere alte cariche virali nel naso e nella gola, in quantità che sono state associate a un alto rischio di trasmissione del virus.
  • Il sistema sanitario dello stato brasiliano di Amazonas e della capitale Manaus è allo stremo per l’aumento dei contagi. Il Venezuela ha annunciato che invierà ossigeno al Brasile per aiutare gli ospedali dello stato che sono rimasti senza per curare i pazienti con il covid-19. L’ha dichiarato in un tweet il ministro degli esteri Jorge Arreaza, spiegando che l’indicazione è arrivata dal presidente Maduro, nonostante il presidente brasiliano Jair Bolsonaro non lo riconosca come legittimo capo dello stato.
  • I dati della John Hopkins University a un anno dall’inizio della pandemia di covid-19 riportano un totale di 1.996.505 decessi nel mondo, con una media di circa 16mila morti al giorno. I contagi totali hanno superato i 93 milioni, con 51,3 milioni di guariti.
  • Il Regno Unito ha registrato centomila decessi dovuti al covid-19, portando il tasso di mortalità per il nuovo coronavirus a 151 ogni centomila persone, e spingendo gli esperti sanitari a parlare di “un fenomenale fallimento politico e pratico”.
  • Dal 15 gennaio sono vietati gli ingressi nel paese a chi proviene dal Sudamerica e dal Portogallo, oltre che da Panama e da Capo Verde, nel tentativo di contrastare la diffusione della variante cosiddetta brasiliana.

Ha collaborato Sara Tartamo

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