29 giugno 2022 12:48

Gli osservatori più attenti della cultura pop avranno notato la recente inclusione di Running up that hill, la canzone di Kate Bush del 1985, come elemento della trama della seguitissima serie Stranger things. Per questo il classico di Kate Bush è stato (nuovamente) catapultato nella scena musicale, vivendo una vera e propria rinascita di popolarità e piazzandosi ai primi posti nelle classifiche di tutto il mondo dei singoli venduti in versione digitale.

La stessa Kate Bush ha risposto con un raro messaggio sui social network, dichiarando non solo il suo entusiasmo per Stranger things, ma anche la sua gratitudine per la capacità della serie di dare “una nuova vita” alla sua celebre canzone.

Con l’aumento di popolarità di Running up that hill, si è parlato molto della generazione Z che avrebbe “scoperto” l’opera di Kate Bush innamorandosene subito. A uno sguardo superficiale potrebbe sembrare che la sua fama del 2022 superi quella degli anni ottanta, un periodo creativo e prolifico che molti vorrebbero classificare (in modo sgradevole) come l’apice del suo percorso musicale. Eppure, anche se è innegabile la presa istantanea della musica di Kate Bush sugli ascoltatori attuali, c’è sicuramente qualcosa di strano nel suggerire che nei decenni precedenti il suo successo fosse solo modesto.

Scoperta e riscoperta
Kate Bush è stata infatti popolare durante tutti gli anni ottanta e oltre, soprattutto nel Regno Unito, e da allora la sua musica è stata sempre ben accolta da un numero crescente di accaniti ammiratori. Dal suo debutto alla fine degli anni settanta, Kate Bush ha pubblicato più di 25 singoli entrati nella Top 40 britannica, tra cui Babooshka (numero 5 nel 1980), Hounds of love (numero 18 nel 1986), Rubberband girl (numero 12 nel 1993), The red shoes (numero 21 nel 1994) e King of the mountain (numero 4 nel 2005).

L’impatto di Stranger things sugli ammiratori della sua musica non fa altro che sottolineare i cicli di scoperta, riscoperta e nuovo apprezzamento che caratterizzano la musica e le esibizioni di Kate Bush fin dalla sua prima apparizione sulla scena, quando era un’artista decisamente d’avanguardia nel 1978. Il suo singolo Wuthering heights, divenuto poi notissimo, raggiunse il primo posto nella classifica dei singoli del Regno Unito.

Ci si chiede quindi a cosa sia dovuto il fascino ancora attuale di Kate Bush. Oltre al fatto che le caratteristiche dei singoli ascoltatori di musica cambiano in continuazione, ci sono certamente aspetti della musica, delle esibizioni e forse anche della personalità di Kate Bush che la rendono così affascinante.

Sperimentale e innovativa
Alla fine degli anni settanta e negli anni ottanta la musica di Kate Bush era senza dubbio sperimentale e innovativa. Il suo ostentato e aperto disprezzo per le tendenze musicali dominanti dell’epoca dava alle sue canzoni una certa qualità fuori del tempo e che arrivava al momento opportuno. La sua musica è capace di sfuggire a rigide categorie di genere e di classificazione e questo è forse l’aspetto che le permette di mutare a seconda delle situazioni, sintonizzandosi sui gusti mutevoli del pubblico e inserendosi così nell’orizzonte, in continua evoluzione, della rilevanza culturale.

Oltre alle qualità sonore particolari della sua musica, bisogna considerare il fascino visivo delle performance dal vivo di Kate Bush. I suoi video musicali, notoriamente caratterizzati da sinuose coreografie e abiti svolazzanti, restituiscono un’atmosfera sognante. Sebbene tipici della fine anni settanta e inizio anni ottanta, con l’uso delle lenti a effetto flou, le sue esibizioni sono meravigliosamente strane e suggestivamente tormentose. Per esempio nell’arcinota coreografia del video di Wuthering heights Bush sfoggia un abito rosso, accattivante e svolazzante, e danza flessuosamente in un paesaggio naturale, incorporando movimenti ipnotici, circondata da una leggera nebbia.

La combinazione ricorrente di suoni e immagini non convenzionali è probabilmente ciò che ha reso Kate Bush un’icona riconoscibile: identificabile per la sua personalità quasi inebriante, ma anche non condizionata dalle limitazioni di tempo e di spazio.

Non c’è dubbio che i testi di Kate Bush parlino a una varietà di identità e desideri. Bush è stata riconosciuta come una figura influente da artisti contemporanei come Lady Gaga, Tori Amos e Florence + The Machine.

È inevitabile che la riscoperta della sua musica comporti anche una certa nostalgia, soprattutto per coloro i cui ricordi sono legati alle sue canzoni di momenti diversi. Eppure, sembra esserci in gioco anche qualcosa di più particolare. La musica di Kate Bush ha una certa atmosfera nostalgica, anche se i nuovi ammiratori e ascoltatori non possono associarla a nessun periodo del passato.

Nel suo lavoro c’è un intimo senso di nostalgia che si intreccia a un desiderio di percepire sensazioni, di sperimentare e di trovare sé stessi, e che rende le sue performance così accattivanti. È forse questa caratteristica distintiva a mantenere vivo il fascino di Kate Bush attraverso le generazioni, con la sua musica che continua a parlare a una moltitudine di cuori nonostante il passare del tempo.

(Traduzione di Federico Ferrone)

Questo articolo è uscito su The Conversation. Internazionale ha una newsletter che racconta cosa succede nel mondo della musica. Ci si iscrive qui.

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