11 novembre 2016 19:28

Nick Cave, Suzanne
Leonard Cohen è stato uno dei più grandi cantautori di sempre. Ha scritto brani poetici e immortali. Molte persone conoscono le sue canzoni senza neanche rendersene conto, perché le hanno sentite cantare da altri (fare l’esempio di Hallelujah è tanto banale quanto calzante). La morte di Cohen, quasi annunciata dal suo recente album You want it darker, è arrivata non senza un po’ di sorpresa, anche se si sapeva che Cohen non stava bene da tempo. Aggiungere altre parole alle tante già scritte non è semplice, mi limito a segnalare l’articolo del mio collega Daniele Cassandro e quello del giornalista statunitense David Remnick sul New Yorker. Se oggi c’è un cantautore in attività in grado di essere in qualche modo l’erede di Cohen, con tutte le dovute proporzioni e differenze stilistiche, quello è Nick Cave. Quindi conviene riascoltare questa versione di Suzanne, il primo singolo mai pubblicato da Cohen. Sentitela rileggendo il testo, magari, per ricordare che straordinario poeta fosse Cohen.

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Danny Brown (ft. Kendrick Lamar, Ab-Soul, Earl Sweatshirt), Really Doe
L’hip hop, ormai molto più del rock, è un genere vivo e mutevole. Lo prova il fatto che uno come Danny Brown, rapper di Detroit specializzato in storie di bassifondi, abbia deciso di farsi produrre il nuovo album Atrocity exhibition dalla Warp Records, storica etichetta britannica specializzata in musica elettronica. Atrocity exhibition è un disco molto cupo, guidato dalla voce sgraziata e dal flow nevrotico di Brown, che flirta con l’elettronica e perfino con il post punk e ricorda a tratti le sperimentazioni degli Shabazz Palaces. L’album hip hop più bello e coraggioso del 2016, nettamente superiore al sopravvalutato Coloring book di Chance The Rapper. In Really Doe ci sono diversi ospiti d’eccezione, a partire da Kendrick Lamar.

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The xx, On hold
Gli xx sono pronti al ritorno. La band britannica era sparita un po’ dai radar in questi anni, dopo l’ottimo xx e il mezzo passo falso Coexist. Il leader Jamie Smith si era dato all’elettronica, pubblicando l’ottimo In colour. Ora gli xx hanno pronto un nuovo disco, I see you, che uscirà il 13 gennaio. Le influenze elettroniche si sentono molto nel primo singolo estratto, On hold, dove Romy canta come Tracey Thorn. La prima e superficiale impressione è che On hold confermi le perplessità emerse con Coexist: la musica degli xx ha pochi guizzi ed è diventata un po’ inoffensiva.

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Clap! Clap!, Ar-Raqis
Cristiano Crisci, in arte Clap! Clap! è il più bravo autore di musica elettronica italiano. Non è un caso che sia entrato da poco nel catalogo editoriale della già citata Warp. Il suo nuovo disco, A thousand skies, sarà pubblicato il 17 febbraio e conterrà molta più musica “suonata” rispetto al passato. Tra gli ospiti ci sono il cantante folk sudafricano Bongeziwe Mabandla, il duo berlinese OY, l’italiano HDADD e la band sudafricana John Wizards. Il primo singolo Ar-Raqis è in pieno stile Clap! Clap!. Ma occhio: dal resto del disco dobbiamo aspettarci sorprese.

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King Gizzard & the Lizard Wizard, Rattlesnake
Gli australiani King Gizzard & the Lizard Wizard hanno un approccio molto sperimentale alla musica garage. Il loro rock psichedelico si nutre di soluzioni bizzarre e a volte estemporanee che li rendono molto interessanti. Il loro disco precedente, l’ottimo Nonangon infinity, era costruito come un unico loop, dove l’ultima nota di ogni brano si legava alla prima di quello successivo. Per il nuovo disco, Flying microtonal banana, in uscita il 24 febbraio, la band ha scelto di sperimentare con la musica microtonale, che usa intervalli più piccoli dei toni e semitoni appartenenti alla tradizione compositiva della cultura occidentale. Il primo brano estratto, Rattlesnake, è una specie di cavalcata krautrock di otto minuti con un video abbastanza kitsch.

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