13 maggio 2004 00:00

Marzo 1968. I soldati della Charley company, una divisione dell’esercito americano guidata dal tenente William L. Calley jr, entrano nel villaggio vietnamita di Son My (chiamato My Lai 4 sulle carte militari). Ci restano qualche ora, il tempo di uccidere ogni uomo, donna e bambino. Uccidono cinquecento persone. Tutti civili, tutti disarmati. Le donne vengono violentate; i bambini usati come bersagli. “Gli americani si resero conto che in quel conflitto lontano e incomprensibile i loro ragazzi si stavano comportando come i nazisti”, ricorda la rivista Salon. E questo aiutò a far finire la guerra in Vietnam. La storia di My Lai venne raccontata agli americani e al resto del mondo da un giovane reporter freelance. Si chiamava Seymour M. Hersh e con quell’inchiesta vinse il Pulitzer. “Ci sono ancora bellissimi articoli da scrivere su questo finto governo e su questo mondo dominato dalle industrie”, ha detto Hersh in un’intervista di dieci anni fa.

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