16 giugno 2010 00:00

L’idea è venuta a un giornalista del Washington Post, Marc Fisher: chiedere a otto colleghi di rimanere scollegati per cinque giorni. Dal lunedì al venerdì senza telefonino e senza sms, senza email, senza Twitter, Facebook o Google. Senza internet punto e basta. E poi raccontare tutto in un articolo. C’è chi ha riscoperto quant’è bello chiacchierare la sera con la moglie, chi ha ritrovato il gusto di leggere il giornale o un libro, chi ha rispolverato vecchie lettere di ex fidanzati. C’è chi si è reso conto che in quei cinque giorni non si era perso un granché. Ma c’è anche chi non ce l’ha fatta ed è crollato, con la scusa del lavoro. Cinque giorni di fila senza telefonino e senza internet: c’è qualcuno disposto a provarci? Come un viaggio indietro nel tempo. Per vedere l’effetto che fa. E poi raccontare com’è andata nella pagina di Facebook di Internazionale. Ma attenzione, un rischio c’è: scoprire che in fondo vivere scollegati non è così terribile.

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