21 ottobre 2010 00:00

Sono quasi tutte italiane le pagine internet (un milione e mezzo) con la parola omissis. I silenzi sono una specialità nazionale e il sistema dell’informazione si adegua. Ogni tanto un grido nella rete incrina il silenzio. La nostra informazione ha spiegato che una data rotonda, 10/10/10, è stata scelta da molte coppie per sposarsi. Bene.

Ma nel mondo e in Italia la data ha avuto soprattutto un altro senso. In 7.347 luoghi del pianeta (e anche in Cina e Italia) si sono svolte manifestazioni per ricordare ai governi e alle classi dirigenti un numero: 350. Secondo le valutazioni di climatologi nell’atmosfera terrestre sarebbe questo il limite massimo di tollerabilità di particelle di CO2 su un milione. Eravamo sotto questo limite vent’anni fa, siamo ora verso 390. Non è questa la sede per discutere la sostanza della cosa, incluso in ciò il silenzio della nostra informazione non condiviso dalla stampa di altri paesi.

Osservando le 7.347 immagini affluite da tutto il mondo a 350.org in quasi tutte si vedono e prevalgono persone giovani e bambini e tra il 20 e il 25 per cento sembrano iniziative nate e collocate nelle scuole, dalle elementari alle superiori. C’è dunque nelle scuole del mondo una sete d’informazione scientifica e una gran volontà di partecipare a questo “partito d’azione planetario”. Tenendo conto dei dati raccolti da Observa e delle iniziative del 10/10/10 si vede che, nonostante tutto, questa sete c’è anche nelle scuole italiane. Difetta però un’informazione appropriata.

Internazionale, numero 869, 22 ottobre 2010

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