18 ottobre 2017 17:32

Avvertenza. Il linguaggio di questa rubrica è diretto ed esplicito.

Mio figlio unico ha 16 anni. Il sesso ha cominciato a incuriosirlo da piccolo, e con me è sempre stato molto aperto, tanto che il suo interesse per le questioni sessuali mi ha dato molte occasioni per parlargli di salute e consensualità. Da piccolo ha attraversato una fase di travestitismo – in cui più che altro voleva mettersi lo smalto e provare il mascara – e mi sembra di aver affrontato quella situazione abbastanza bene, mentre suo padre ha fatto qualche tentativo di reprimere certi istinti (siamo divorziati, lui si è risposato e ora è meno presente). Questo il contesto. Ho sempre accettato mio figlio per quello che è, facendo del mio meglio per guidarlo ed educarlo. Poi l’anno scorso l’ho sorpreso a tentare di rubare un paio di mutande da donna in un negozio. Non sono una di quelle madri che danno di matto, ma gliele ho fatte rimettere a posto e ho affrontato il discorso. Quando gli ho chiesto perché le aveva rubate, non ha voluto dirmelo. Allora gli ho chiesto: “Le volevi per masturbarti? Per mettertele?”. Mi ha risposto che voleva provarle. Allora gli ho spiegato che, se vuole sperimentare, deve farlo comprando le cose regolarmente, e nell’intimità della sua stanza. Oggi ho trovato nel bucato un reggiseno. Lui dice che non sa di chi sia, né come ci sia finito, ma io non sono nata ieri. Cosa diavolo devo fare? Se lo mando dallo psicologo e viene fuori che ha tendenze transessuali o al travestitismo temo di farlo vergognare. Ma siccome adesso entrano in ballo questioni legali o etiche, preferisco stroncare la cosa sul nascere. Lui è in tutto e per tutto una persona meravigliosa: gentile, intelligente, simpatico, atletico, non si droga. È semplicemente il bambino di sempre, quello curioso del sesso? Oppure sono segni di una qualche deviazione sessuale? Aiutami, ti prego.

–Mom In Sleepy South Carolina Lovingly Educates Offspring

Fai un bel respiro, MISSCLEO, oppure due. Fanne quanti te ne servono per ritrovare la tua mamma interiore, quella che non dà di matto. Tuo figlio potrebbe essere travestito o transessuale, oppure lo eccitano i reggiseni e le mutandine perché se li mettono le donne, e lui vuole andare a letto con le donne, non diventarne una (un sacco di ragazzi gay trovano eccitanti i sospensori, ma un ragazzo gay che non ha fatto coming out non può collezionarli senza che sua madre dia di matto).

Non abbiamo modo di sapere se tuo figlio è travestito, transessuale o semplicemente curioso, MISSCLEO, ma è chiaro che sta sperimentando e vuole farlo in privato. Per cui se è vero che potrebbe chiedere un paio di mutande a sua madre dicendole esattamente come intende usarle, lui non vuole chiedere a sua madre un paio di mutandine, né dirle che uso ne fa. Sa che l’hai sempre accettato per come è (ma non fa mai male ricordarglielo), perciò, se è una questione d’identità di genere, devi confidare nel fatto che te lo dirà quando si sentirà pronto. Se invece è un feticismo, può anche darsi che non te lo riveli mai, perché per quale motivo dovrebbe? I gusti sessuali si condividono con gli amanti, non con le madri.

Lasciagli un po’ di libertà, compresa quella di fare i suoi errori. Di tutti i guai che si possono combinare da adolescenti, rubare un paio di mutande non è esattamente sinonimo di carriera criminale. Se il tuo sospetto è che sia entrato di nascosto nello spogliatoio delle femmine per strusciarsi con un reggiseno (esisterà pure un modo più semplice perché un maschio metta le mani su un reggiseno!), ti consiglio di parlargli, e non del “Perché vuoi un reggiseno?”, ma del rischio di farsi beccare, sospendere, espellere o peggio ancora. In giro ci sono troppi pubblici ministeri che cercano scuse per schiaffare addosso agli adolescenti l’etichetta di “molestatori sessuali”, specie nel sud religioso degli Stati Uniti.

La mia sensazione è che tu non abbia a che fare né con un molestatore, né con un ragazzino che rischia di finire nella criminalità organizzata, bensì con un adolescente dai gusti un po’ perversi a cui interessa il sesso e che potrebbe, come milioni di altri uomini, avere un debole per gli indumenti intimi femminili. Devi assolutamente fargli capire che non va bene rubare mutande nei negozi o reggiseni alle compagne di scuola (o alle sorelle, alle amiche, nelle lavanderie automatiche e nei negozi dell’usato) e che se lo beccano possono esserci conseguenze: finire incriminati per furto, farsi sospendere/espellere, rovinare delle amicizie, finire nel mirino di pubblici ministeri bacchettoni (sul serio: viviamo in un paese dove uno come Harvey Weinstein riesce tranquillamente a molestare le donne per decenni, ma c’è chi manda in galera gli adolescenti perché hanno spedito foto di se stessi a fidanzati/fidanzate/fidanzat*).

A parte questo, MISSCLEO, il mio consiglio è quello di farti i cazzi tuoi. Tuo figlio sa che gli vuoi bene, sa che con te può parlare di tutto, e si confiderà con te se e quando sarà pronto. Sempre che, come dicevo, siano cose che sente di doverti confidare.



***

Mio padre è mancato all’improvviso. Ho avuto un’infanzia idilliaca, e a lui e a mia madre (morta a sua volta) ero molto vicina. Passando in rassegna le cose di mio padre dopo la sua morte, ho trovato la sua collezione di riviste erotiche. Fosse stata semplicemente una pila di Playboy non avrei battuto ciglio, si sa come sono fatti gli uomini. Ma nella collezione c’erano cose che mi hanno molto turbato, tra cui foto di atti sessuali violenti, romanzi erotici e riviste a tema incestuoso. Non solo, c’erano anche lettere di persone con cui chiaramente aveva relazioni extraconiugali, anche quando io ero bambina e pensavo fossimo una famiglia “normale”. Da quando l’ho scoperto faccio fatica ad accettarlo, e a ricordare mio padre per come lo conoscevo. Faccio quasi fatica a guardarlo in fotografia. Mi considero una persona sessualmente aperta, e so che i genitori hanno diritto ad avere i loro gusti sessuali, ma di questa cosa non riesco proprio a farmi una ragione. Hai qualche consiglio su come affrontare e superare ciò che sento?

–Parent’s Arousal Really Ended Nice Thoughts

Sessualmente aperta, eh? Quasi mi fregavi.

Tuo padre era un gran porcone (adesso lo sai) e se leggi Savage Love da un po’ di tempo saprai che, come lui, tante altre persone hanno gusti insoliti, e che (ahimè) tante amano il porno incestuoso.

“Tra i cento generi più ricercati dagli uomini su Pornhub”, scrive Seth Stephens-Davidowitz nel libro Everybody lies, “sedici riguardano video a tema incestuoso”. E la cosa non riguarda solo gli uomini: “Su cento ricerche fatte da donne, nove sono a tema incesto”. È una magra consolazione, me ne rendo conto, e non rende la cosa meno disgustosa, ma i gusti di tuo padre erano meno anomali di quel che pensavi e/o speravi.


Venendo alle sue relazioni extraconiugali, alla tua infanzia felice e ai tuoi sentimenti tutt’a un tratto contrastanti… 
Tua madre non c’è più, PARENT, per cui non puoi chiederle che accordi avesse con tuo padre. Ma difficilmente avresti avuto un’infanzia idilliaca se i tuoi genitori avessero avuto un rapporto conflittuale, e se tua madre avesse sofferto per i tradimenti e i gusti sessuali di tuo padre.

È probabile che per lei gli interessi di tuo padre non costituissero un problema, o che li tollerasse, oppure che – e adesso spero che tu sia seduta – vi prendesse attivamente e felicemente parte (le perversioni femminili non le hanno inventate in un laboratorio di San Francisco nel 2008). Se per tua madre le passioni di tuo padre (delle quali doveva essere al corrente) non erano un problema, non vedo perché dovrebbero esserlo per te.

(Traduzione di Matteo Colombo)

Questa rubrica è stata pubblicata su The Stranger.

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