24 febbraio 2021 16:41

Avvertenza. Il linguaggio di questa rubrica è diretto ed esplicito.

So che secondo te e altri esperti di sessualità i kink sono una cosa innata di cui non ci si può liberare, ma i miei sono svaniti nel nulla! Da quando ho cominciato a prendere antidepressivi, il rapporto che ho con il mio corpo e le mie reazioni al dolore sono completamente cambiati. Una volta mi piaceva farmi mordere, sculacciare e riempire di lividi, mentre adesso mi fa male e basta. Mi piacevano le umiliazioni, gli sputi, sentirmi ordinare di fare cose zozze, ma adesso tutto questo non mi attrae più. Che succede? Erano davvero dei kink, se a farli svanire è bastata una pillolina? O era il mio modo di affrontare problemi emotivi che adesso non ho più? So che i farmaci mi inibiscono la libido. Che i kink se ne siano andati con lei?

– The Missing Kink

Gli antidepressivi hanno liquidato i tuoi kink esattamente come hanno fatto con la tua libido. Allargando l’inquadratura: se è vero che per alcune persone il bdsm consensuale è di aiuto per affrontare traumi e/o elaborare problemi emotivi – o per elaborare i traumi da cui hanno origine i problemi emotivi – molti amanti del bdsm non hanno traumi sessuali significativi nel loro passato, TNK, o se li hanno – sessuali o di altro tipo – non sono stati quelli a creare e plasmare i loro kink. E benché il bdsm consensuale possa procurare benefici terapeutici a una persona che 1) abbia trascorsi traumatici e 2) sia interessata ai kink, dandole la sensazione di controllare il proprio corpo (anche se temporaneamente il controllo lo cede), non tutti sono in grado di far risalire i propri kink a uno specifico evento traumatico.

E le persone kinky non dovrebbero essere tenute a spiegare con un trauma il piacere che provano a farsi mordere, sculacciare, picchiare, coprire di lividi, legare, eccetera.

“È una lettura che ultimamente si ripropone in tante riflessioni sul benessere psicofisico, quella che il bdsm e i feticismi insoliti siano in fin dei conti accettabili perché aiutano ad affrontare i trascorsi traumatici”, osservava qualche settimana fa la scrittrice e comica Chingy Nea in un articolo sull’inquietante fenomeno della patologizzazione dei kink. “Ciò che ci eccita non deve per forza avere una natura traumatica, essere sintomo di qualche disturbo o trovare legittimazione nella sofferenza. Eccitarsi per le cose strane o perverse che vogliamo fare con altri adulti consenzienti è accettabile per il semplice fatto che è eccitante e divertente”.

Ok, TMK, tornando alla tua domanda: gli antidepressivi – quelle pilloline in grado di alleviare l’angoscia mentale e al tempo stesso cancellare la libido – non guariscono dai kink ma possono inibirli. Cioè, riflettici… se al momento non ti ecciti per via degli antidepressivi… allora non ti eccitano le cose di cui godi quando ti ecciti… perché appunto non ti ecciti… per via degli antidepressivi. Se hai nostalgia della tua libido – e se ti mancano le cose eccitanti, divertenti e perverse che facevi con altri adulti consenzienti – organizzati con il tuo medico per trovare un farmaco diverso, TMK, che attenui la depressione senza affossarti la libido, o un diverso dosaggio del farmaco che stai prendendo, per avere i benefici emotivi senza privarti della libido e dei kink che la accompagnano.

Seguite Chingy Nea su Twitter: @TheGayChingy.

Illustrazione di Francesca Ghermandi

Ti leggo da tanto tempo e apprezzo la sincerità e le informazioni che offri, vediamo un po’… dagli anni novanta! Santo cielo. Alla luce di questo, avrei un consiglio da dare ai tuoi lettori. Sono un omosessuale di 56 anni. Tra i venti e i quaranta sono stato il più sessualmente attivo possibile. Il sesso mi piaceva da matti e lo facevo ogni volta che si presentava l’occasione. Mi faceva sentire vivo! Poi, poco prima dei cinquanta, ho cominciato ad avere problemi di erezione. Riuscivo a venire, ma l’uccello mezzo moscio è una cosa che ti smonta l’ego. Non volendo accettarlo, ne ho parlato con il mio dottore. Ho provato diversi farmaci contro la disfunzione, nonché una serie di cockring. Niente sembra funzionare. Mi manca la mia vita sessuale e mi manca la sicurezza che mi dava. Non me lo aspettavo, non era previsto. E mi fa sentire solo. Ecco perché penso sia importante che i tuoi lettori capiscano quanto segue: fate tutto il sesso che volete e potete finché ne avete la possibilità, a patto di non far male a nessuno e non esporlo a rischi! Fatelo ogni volta che vi va. Non accantonate le vostre fantasie sessuali. Non rimanete in coppia con chi vi soffoca sessualmente! Avete il dovere nei confronti di voi stessi di provare subito tutto ciò che vi va. Non date per scontato il futuro, perché per voi potrebbe avere altri piani.

– Guy’s Hard Off Seems Terminal

È un buon consiglio – non scopare domani quel che potresti scopare oggi – e mi fa piacere che tu non abbia rinunciato alle opportunità che hai avuto quando ancora riuscivi a raggiungere e mantenere un’erezione completa. Non vorrei però che tu stessi rinunciando a tutte le opportunità sessuali che ti si offrono ancora. Anche se le granitiche erezioni della gioventù e della prima mezz’età sono ormai un ricordo, GHOST, sei ancora in grado di dare e di ricevere piacere. Puoi succhiare, puoi farti scopare, puoi fistare e farti fistare. E non tutti i gay a cui piacciono i daddy vogliono che un daddy li scopi. Molti amano farselo succhiare, e molti amano farsi leccare e fistare con pugni e grossi sex toys. Puoi essere un partner capace, generoso e aperto, e fare un sacco di sesso appagante anche senza tirarlo fuori per il resto dei tuoi giorni.

Il che non significa che tu non debba più tirarlo fuori. Devi. Ma se il tuo uccello ti fa sentire a disagio, GHOST, rivolgiti a uomini che non cerchino esperienze sessuali incentrate sull’erezione, e vedrai che ti sentirai meno inibito a tirarlo fuori e godere del piacere che dai a loro.

Il tuo consiglio lo hai seguito, GHOST, adesso segui il mio: smettila di rimpiangere ciò che hai perso e lanciati alla scoperta di quello che hai ancora.

Poco tempo fa ho letto in una tua rubrica questa frase: “…se i tuoi genitori scopano ancora, significa che si piacciono ancora”. Non sempre, Dan. Mio padre ha continuato a scoparsi mia madre tutti i giorni mentre la tradiva con un’altra donna. Appena il marito dell’altra è morto di cancro, ha lasciato mia madre. Tradimento a parte, mia madre non gli piaceva, cosa evidente da come la trattava e non solo dal tradimento. Forse voleva tenersela buona fino al momento di potersene andare, forse aveva semplicemente una libido spropositata, non saprei. Ma mia madre non gli piaceva.

– My Asshole Dad

Grazie di aver scritto, MAD, e hai assolutamente ragione: un sacco di gente, non solo sposata, si scopa gente che non le piace. E c’è anche chi è gentile con il/la coniuge solo quando vuole fare sesso, per poi riprendere a trascurarlo/a o a trattarlo/a di merda subito dopo. Avrei senz’altro dovuto precisare, MAD, e se dovessi riscrivere quella frase opterei per: “Se i tuoi genitori scopano ancora, forse è il segno che si piacciono ancora”.

(Traduzione di Matteo Colombo)

Savage love è una rubrica di consigli sessuali e di coppia pubblicata su The Stranger.

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