Il 26 novembre l’alta corte di giustizia di Londra ha cominciato a esaminare un ricorso contro la decisione del governo britannico di vietare il gruppo Palestine action, classificato come terroristico nel luglio scorso. Leggi
Il 17 novembre il governo laburista britannico ha presentato una riforma che inasprisce le regole per l’accoglienza dei richiedenti asilo, nella speranza di scoraggiare gli arrivi irregolari di migranti attraverso la Manica. Leggi
Il 10 novembre il presidente della Bbc Samir Shah si è scusato a nome del gruppo riconoscendo che il montaggio fuorviante di un discorso del presidente statunitense Donald Trump è stato “un errore di valutazione”. Leggi
Il 6 novembre, a dieci anni dalla firma dell’accordo di Parigi, i capi di stato e di governo riuniti a Belém, in Brasile, hanno ammesso che il mondo non è riuscito a limitare il riscaldamento globale come sperato. Leggi
Il 2 ottobre due persone sono morte e tre sono rimaste gravemente ferite in un attacco, che la polizia ha definito terroristico, condotto davanti a una sinagoga a Manchester in occasione della ricorenza ebraica dello Yom Kippur. Leggi
Il 21 settembre il Regno Unito, il Canada, l’Australia e il Portogallo hanno riconosciuto lo stato della Palestina. Israele ha reagito minacciando di estendere la colonizzazione nella Cisgiordania occupata. Leggi
Il governo britannico ha annunciato che Israele non sarà presente al salone degli armamenti Dsei che si svolgerà all’inizio di settembre a Londra, in un contesto di aumento delle tensioni bilaterali per il conflitto nella Striscia di Gaza. Leggi
Il Regno Unito ha rivelato di aver accolto in segreto migliaia di afgani che erano in pericolo a causa di una massiccia fuga di dati. Alcuni di loro avevano lavorato per il governo britannico prima del ritorno al potere dei taliban. Leggi
Un nuovo attacco russo contro la capitale ucraina Kiev ha causato la morte di due persone durante la notte, prima di un incontro tra il segretario di stato statunitense Marco Rubio e il suo collega russo Sergej Lavrov. Leggi
Il 24 giugno comincerà all’Aja, nei Paesi Bassi, un vertice della Nato che, sotto la pressione del presidente statunitense Donald Trump, sancirà un aumento senza precedenti della spesa militare dei paesi membri. Leggi
Il 20 giugno la camera dei comuni britannica ha approvato in seconda lettura un progetto di legge che legalizza il suicidio assistito per alcuni malati terminali. Leggi
Il 9 giugno il segretario generale della Nato Mark Rutte, in visita nel Regno Unito, ha chiesto ai paesi membri di quintuplicare le loro capacità di difesa aerea per proteggere l’Europa dalla Russia. Leggi
Il 26 maggio un automobilista ha travolto la folla che festeggiava la vittoria della squadra di calcio del Liverpool nel campionato inglese. Cinquanta persone sono rimaste ferite, quattro delle quali in modo grave. Leggi
L’azienda ferroviaria South Western Railway è diventata il 25 maggio la prima a tornare sotto il controllo pubblico nell’ambito di una campagna di rinazionalizzazione delle ferrovie promossa dal governo laburista britannico. Leggi
La difesa civile palestinese ha affermato che almeno 44 persone sono morte il 20 maggio nei bombardamenti israeliani nella Striscia di Gaza, in un momento in cui Israele sta intensificando la sua offensiva di terra. Leggi
Il 19 maggio il Regno Unito e l’Unione europea hanno raggiunto un accordo per un “nuovo partenariato strategico”, soprattutto in materia di difesa, durante un vertice che si è tenuto a Londra, cinque anni dopo la Brexit. Leggi
Il 12 maggio il primo ministro britannico Keir Starmer si è impegnato a “riprendere il controllo delle frontiere” e ha annunciato un pacchetto di misure per ridurre l’immigrazione legale. Leggi
Il partito di estrema destra Reform Uk, guidato da Nigel Farage, ha vinto un’elezione suppletiva per un seggio nel nordovest dell’Inghilterra, una pesante battuta d’arresto per il primo ministro laburista Keir Starmer. Leggi
Il 24 aprile, durante la giornata inaugurale a Londra del vertice dell’Agenzia internazionale dell’energia (Iea), gli Stati Uniti hanno contestato duramente le politiche ostili ai combustibili fossili, definendole “dannose e pericolose”. Leggi
Nella cosiddetta coalizione dei volenterosi nessuno vuole una rottura con la Casa Bianca, ma la maggior parte dei partecipanti non può fare altro che constatare che è stata Washington a voltargli le spalle. Leggi
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