Il primo ministro Rishi Sunak chiude la conferenza annuale del partito conservatore con un discorso programmatico. (Oli Scarff, Afp)

Il primo ministro britannico Rishi Sunak dà il via alla campagna elettorale per le prossime elezioni politiche nel Regno Unito con l’atteso discorso di chiusura della conferenza annuale dei conservatori.

Il leader britannico si trova di fronte a una sfida ardua, quella di serrare le file dei conservatori per vincere le elezioni, previste per il 2024, dopo diversi anni di scandali e difficoltà economiche che hanno riguardato il suo schieramento. Il partito, al potere dal 2010, è indietro nei sondaggi rispetto all’opposizione ed è stato così nel corso di tutto il mandato di Sunak.

Ma ci sono segnali che il divario potrebbe ridursi e per la base del partito, che dal 1 ottobre è riunito a Manchester, nel nordovest dell’Inghilterra, si è acceso un barlume di speranza .

Sunak, 43 anni, parlerà alle 11.45 del 4 ottobre ed è previsto che prometta di proseguire nella direzione intrapresa finora, con politiche più populiste e decisioni destinate a tracciare linee di demarcazione più nette con i laburisti.

Il primo ministro potrebbe annunciare, per esempio, che il governo taglierà una parte della linea ferroviaria HS2, la tratta ad alta velocità che dovrebbe collegare Londra al nord del paese, a causa dell’aumento dei costi dell’infrastruttura; allo stesso tempo Sunak cercherà di presentarsi come un leader capace di prendere decisioni difficili e talvolta impopolari. “Faccio le cose in modo corretto e attento, responsabile e sensato, ma sono anche disposto a fare cose coraggiose”, ha dichiarato a Itv news.

Il leader britannico ha citato come esempi di questo atteggiamento i suoi piani per nuove politiche “a favore degli automobilisti”. “Ho un approccio diverso alla politica. Penso che la gente si sia stancata dei politici che si concentrano sulle soluzioni facili, sulle decisioni a breve termine”, ha detto a Sky News in un’altra recente intervista.

La crisi dei conservatori

Sunak dovrà affrontare un compito arduo per convincere gli elettori a confermare al potere i tory dopo tredici anni di governo e dopo le diverse turbolenze avvenute sotto la guida dei suoi predecessori, Liz Truss e Boris Johnson.

La sfida è resa ancora più difficile dal fatto che il costo della vita ha subìto l’aumento più consistente da una generazione a questa parte, causato da un’inflazione molto elevata e da una crescita economica inesistente.

Tre imminenti elezioni suppletive (la prima avverrà il 5 ottobre in un collegio elettorale scozzese) potrebbero mettere a nudo la crisi dei conservatori britannici, che rischiano la sconfitta in tutti e tre i collegi.

Sunak e il suo governo stanno cercando di tracciare una netta linea di demarcazione con i laburisti e il loro leader Keir Starmer. (Oli Scarff, Afp)

Il partito laburista – che inaugurerà il suo congresso annuale a Liverpool il prossimo fine settimana – ha invece goduto di un vantaggio nei sondaggi di oltre venti punti percentuali durante tutto l’anno. Sebbene diversi sondaggi recenti mostrino che il divario tra i due schieramenti si sta riducendo, il partito sembra fiducioso in un ritorno al governo dopo tredici anni di assenza. L’ultimo premier laburista è stato Gordon Brown, in carica fino al maggio 2010.

Secondo un nuovo sondaggio realizzato dall’istituto Savanta e pubblicato il 4 ottobre, circa un terzo degli elettori che nel 2019 hanno votato per i conservatori oggi considera Rishi Sunak “incompetente”; la cifra sale a sei su dieci se si contano gli elettori di tutti i partiti. .

“Anche se la regola generale delle elezioni legislative britanniche è ‘scommetti sempre sui conservatori’, la realtà è che i tory hanno esaurito il loro spazio”, ha dichiarato all’Afp Richard Carr, professore di politica e strategia pubblica all’Anglia Ruskin university.

“Il loro programma di prendere decisioni a lungo termine e allo stesso tempo impegnarsi in scelte facili, che sembrano progettate esclusivamente per dare risposte alla base del partito, è scarsamente coerente”, ha aggiunto Carr, che alla storia del Partito conservatore ha dedicato più di un libro. “Di fronte a un’opposizione laburista che si è davvero data da fare, il risultato più probabile è una netta sconfitta elettorale”.

Tuttavia, a Manchester alcuni esponenti del partito sembrano più ottimisti. “Mi fido di Rishi, che si trova in un momento difficile”, dichiara Yvonne Peacock, 71 anni, conservatrice da sempre, definendo il premier “attento ai dettagli” e “non una persona che parla a vanvera”. Ian Proud, ex consigliere locale dei tory a Londra, oggi in pensione, sottolinea invece che “mancano ancora dodici mesi alle prossime elezioni”. E conclude: “Possono succedere molte cose”.