Il governo indiano ha annunciato il 28 novembre che i quarantuno operai intrappolati da diciassette giorni in un tunnel crollato nello stato dell’Uttarakhand, nel nord del paese, sono stati estratti con successo.
Poco prima l’agenzia di stampa Press Trust of India aveva affermato che i soccorritori avevano estratto un primo operaio.
I giornalisti dell’Afp presenti sul posto hanno visto alcune ambulanze che si allontanavano dal tunnel di Silkyara.
Dopo il crollo del tunnel, avvenuto durante i lavori di costruzione, i soccorsi sono stati rallentati dalla caduta di detriti e da una serie di guasti alle trivelle, fondamentali per salvare gli operai.
Dopo ripetute battute d’arresto, ingegneri militari e minatori hanno dovuto lavorare a mano per sfondare lo strato finale di roccia e macerie e raggiungere gli operai.
Gli operai erano rimasti intrappolati in una sezione del tunnel alta 8,5 metri e lunga circa due chilometri.
Sono sopravvissuti per più di due settimane grazie alle forniture di ossigeno, cibo, acqua ed elettricità attraverso un condotto. All’interno del condotto è stata anche inserita una videocamera endoscopica, che la settimana scorsa ha permesso ai familiari degli operai di rivederli.