Un ugandese di 24 anni, Edward Awebwa, è stato condannato il 10 luglio a sei anni di prigione per aver insultato il presidente Yoweri Museveni e i suoi familiari sul social media TikTok.

Awebwa, incriminato per “incitamento all’odio e diffusione di informazioni fuorvianti e dannose”, si era dichiarato colpevole durante il processo.

Secondo l’accusa, tra febbraio e marzo l’uomo aveva pubblicato su TikTok dei “commenti volgari” sul presidente Museveni, sul figlio Muhoozi Kainerugaba, nominato capo dell’esercito, e sulla moglie Janet Museveni.

“Awebwa ha chiesto clemenza, ma non ha mostrato un reale pentimento per le sue azioni”, ha affermato la giudice Stellah-Maris Amabilisi durante la lettura della sentenza nel tribunale di Entebbe.

“Era pienamente consapevole di quello che stava facendo”, ha aggiunto, prima di condannarlo a sei anni di prigione.

L’Uganda, un paese dell’Africa orientale, è governato con il pugno di ferro da Museveni dal 1986.

Le ong denunciano regolarmente violazioni dei diritti umani e della libertà d’espressione.

Nel 2022 lo scrittore ugandese Kakwenza Rukirabashaija era fuggito in Germania sostenendo di essere stato torturato in prigione per aver insultato Museveni e Kainerugaba, che ha definito un “despota bambino”.

Anche l’attivista e scrittrice Stella Nyanzi, arrestata nel 2019 dopo aver pubblicato una poesia che criticava Museveni, si era trasferita in Germania nel 2022.

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