La Germania è entrata in una fase di grande incertezza dopo la rottura della coalizione di governo, anche se il cancelliere Olaf Scholz cercherà di rassicurare i suoi partner europei durante un incontro a Budapest, in Ungheria.

La sera del 6 novembre i ministri del Partito liberaldemocratico (Fdp) sono usciti dal governo, con l’eccezione del ministro dei trasporti Volker Wissing, che ha lasciato la formazione in disaccordo con la decisione di rompere con Scholz.

La crisi di governo non poteva arrivare in un momento peggiore per la prima economia europea. Il paese è infatti alle prese con una grave crisi industriale e ora teme anche pesanti conseguenze commerciali dopo la vittoria di Donald Trump nelle presidenziali statunitensi.

Il 7 novembre Scholz cercherà di rassicurare i suoi partner europei nel corso di una riunione della Comunità politica europea (Cpe), composta dai paesi dell’Unione e da alcuni paesi vicini, tra cui la Turchia e l’Ucraina.

La fragile coalizione di governo tedesca, che riuniva il Partito socialdemocratico (Spd) e i Verdi a sinistra e i liberali dell’Fdp a destra, non ha retto alla destituzione, avvenuta il 6 novembre, del ministro delle finanze e leader dei liberali Christian Lindner.

La destituzione è stata motivata dalle profonde divergenze sulla politica economica e di bilancio, con Spd e Verdi che sostengono la necessità di rilanciare l’economia con un aumento della spesa pubblica, mentre i liberali invocano una rigorosa disciplina di bilancio.

“Abbiamo bisogno di un governo che sia in grado di agire e che abbia la forza di prendere le decisioni necessarie per il nostro paese”, ha affermato Scholz.

Di fronte agli ultimatum di Lindner, il cancelliere socialdemocratico ha ritenuto che non ci fosse più “la fiducia sufficiente per continuare a lavorare insieme”.

L’obiettivo di Scholz è arrivare fino a gennaio con un governo di minoranza, cercando i voti in parlamento per far approvare alcune leggi prioritarie, per poi andare a un voto di fiducia, che probabilmente aprirà la strada alla caduta del governo e alle elezioni anticipate.

Tra le leggi prioritarie c’è sicuramente quella di bilancio, al centro dell’attuale crisi.

Scholz, che ha nominato come ministro delle finanze il suo consigliere Jörg Kukies, ha dichiarato che le elezioni legislative, inizialmente previste a settembre 2025, potrebbero svolgersi entro la fine di marzo.

L’Unione cristianodemocratica (Cdu), la principale formazione d’opposizione, ha però chiesto un voto di fiducia entro la prossima settimana.

Secondo i sondaggi, l’opposizione conservatrice è in testa nelle intenzioni di voto con più del 30 per cento dei voti, e il suo leader Friedrich Merz è il favorito per diventare cancelliere.

Ma anche lui avrebbe difficoltà a formare una coalizione di governo, con il partito d’estrema destra Alternative für Deutschland (Afd) al secondo posto nei sondaggi.