Il quotidiano britannico The Guardian ha annunciato il 13 novembre che non pubblicherà più i suoi contenuti su X, definendo il social network di proprietà di Elon Musk una “piattaforma tossica”.

“Informiamo i nostri lettori che non pubblicheremo più contenuti sugli account ufficiali del Guardian su X”, ha scritto il giornale di centrosinistra in un comunicato.

“Riteniamo che i vantaggi derivanti della nostra presenza su X siano ormai superati dagli svantaggi, e che potremmo usare meglio le risorse disponibili per promuovere il nostro giornalismo altrove”, ha proseguito.

Gli account del Guardian sul social network risultano ora come “archiviati”. I lettori sono invitati a visitare il sito web o a scaricare l’app del giornale.

L’ultimo post risale alla mattina del 13 novembre.

Il Guardian ha spiegato che stava pensando di lasciare X “già da tempo” a causa dei “contenuti spesso inquietanti presenti sulla piattaforma, tra cui teorie del complotto di estrema destra e razzismo”.

“La campagna elettorale delle presidenziali statunitensi non ha fatto altro che confermare quello che sapevamo da tempo: X è una piattaforma tossica e il suo proprietario, Elon Musk, ha usato la sua influenza per condizionare il discorso politico”, ha affermato il giornale.

Musk, l’uomo più ricco del mondo, fautore di una libertà d’espressione senza limiti e contrario a qualunque forma di controllo, ha acquistato Twitter nel 2022 per 44 miliardi di dollari e l’ha ribattezzato X.

Il 13 novembre il presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump ha annunciato la sua nomina a capo di un nuovo dipartimento per l’efficienza governativa.

Gli utenti di X potranno continuare a condividere gli articoli del Guardian sul social network.

Il giornale britannico ha sottolineato che il suo modello economico “non si basa su contenuti virali ideati per gli algoritmi dei grandi social network”, spiegando di essere finanziato dai suoi lettori.

Durante la campagna elettorale delle presidenziali statunitensi Musk ha dato il suo sostegno incondizionato a Trump, mettendo il suo account personale su X, seguito da quasi 205 milioni di persone, al servizio del candidato repubblicano.